CARLO BARONI
Cronaca

“Nonno mi fa vedere video e foto hard”, il caso davanti al giudice

Valdera, anziano della zona indagato per corruzione di minore. Nella memoria del cellulare dell’uomo sono stati trovati file pornografici

Il caso è finito davanti al giudice (foto archivio Ansa)

Un uomo indagato per corruzione di minore

Valdera (Pisa), 4 ottobre 2024 – La corruzione di minore è quel reato che si contesta a chiunque compia atti a sfondo sessuale in presenza di persona minore di anni quattordici, al fine di farla assistere. E’ questa la fattispecie di reato al centro di una vicenda che vede protagonisti nonno e nipotina della zona. Ma cosa sarebbe accaduto? Intanto – da quanto abbiamo appreso – tutto è iniziato con la denuncia da parte del padre di una ragazzina nei confronti del suocero. Perché, stando ai racconti della minore, il nonno le faceva vedere video a sfondo sessuale, e in altre occasioni la fotografava sia con il cellulare, sia comandando da remoto, si scoprirà poi, la telecamera di un edificio. Ma perché la fotografava e cosa fotografava? Avrebbe scattato immagini della ragazzina in momenti di vita quotidiana, semplici gesti, atteggiamenti e pose. Era stata lei a lamentare che il nonno la fotografava: l’aveva visto con il cellulare in mano.

Da qui le indagini con la presunta parte offesa – il genitore dell’interesse della figlia – assistito dall’avvocato Massimo Nitto. Da una prima analisi del cellulare dell’anziano non emerse nulla di particolare. E arrivò l’archiviazione. Quindi l’opposizione dell’ avvocato Nitto che chiese il sequestro dell’apparecchio e l’analisi della memoria che contiene tutte le attività svolte dallo smartphone anche quando queste sono state cancellate dal normale utilizzo. Tuttavia gli accertamenti ad una prima valutazione portarono ad una seconda richiesta di archiviazione, nuovamente opposta. Poi il legale – acquisendo copia della memoria estrapolata – è riuscito ad aprire il file compressi. Cos’è emerso? Oltre 40mila immagini (parte delle quali a sfondo pornografico) e il comando remoto di una telecamera e gli ingrandimenti sulla nipote. Tutto finito ieri davanti al gup di Pisa Castellano. Il legale della famiglia ha chiesto l’imputazione coatta del nonno della minore (fatti del 2022). All’esito della discussione il giudice si è riservato.