Indagini serratissime sugli spari nel buio in via Rospicciano. Sotto la lente dei carabinieri della compagnia di Pontedera, si apprende, quanto è stato repertato sul posto. A partire dai bossoli dei proiettili sparati e che sottoposti ad accertamenti tecnico scientifici con microscopio elettronico potranno "parlare". E dare, magari, indicazioni fondamentali per risalire all’arma utilizzata. O dire, anche, se proiettili simili siano mai stati utilizzati in passato consentendo, con un percorso a ritroso, di arrivare alla pistola. E’ un’inchiesta in pieno svolgimento e coperta dal massimo riserbo quella dei militari della Arma per fare chiarezza sulla vicenda che, pare, coinvolga più di un soggetto.
I colpi, da quanto emerso, sono stati sparati da un’auto in corsa contro il Palazzo Rosa dove abitano ancora 116 persone, la maggior parte macedoni provenienti dai campi rom di Pisa e Cascina sgombrati alcuni anni fa e altre abusive provenienti dall’Africa. Non ci sono stati feriti, ma il clima in quella zona di Ponsacco è di tensione. Una vicenda inquietante, quella di una pistola che esplode colpi: proprio in quella zona del paese al centro di polemiche da anni, ormai; e proprio contro quel palazzo. L’attività investigativa si starebbe concentrando anche sulla macchina da dove sono partiti i colpi, perché questo passaggio potrebbe portare dritto a stringere il cerchio sui possibili esecutori dell’azione.
Ma cosa c’è all’origine del fatto? La sola e semplice bravata di qualcuno che, però, poteva finire in tragedia, oltre seminare terrone nella notte del paese? Oppure, invece, si è trattato di gesto probabilmente dimostrativo dato che nessuno è rimasto ferito, con dei significati ben precisi. E se così, perché? Magari – può essere un’ipotesi - si è trattato dell’avvertimento di un gruppo verso l’altro, dopo uno scontro. Gruppi forse rivali intorno a qualcosa che potrebbe avere anche a che vedere con il condominio Bellavista di via Rospicciano al centro, di nuovo, di una vicenda con ancora molti punti da chiarire. Punti sui quali è in corso un’intesa attività dei carabinieri. L’accaduto ha destato nuove preoccupazioni e il sindaco Gasperini ne ha parlato mediatamente con il Prefetto al comitato ordine e sicurezza pubblica.
Carlo Baroni