SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

San Lorenzo: "Notte delle stelle? Sì, ma giovedì"

San Lorenzo e l’osservazione dello spettacolare fenomeno: gli astrofili di Peccioli spiegano il ‘ritardo’

Lo spettacolo dell’osservatorio astronomico di Peccioli (foto dal Facebook)

Peccioli (Pisa), 10 agosto 2021 - La notte poetica è soltanto rimandata, nessuno si offenda. O, se proprio qualcuno non è d’accordo, si alzi la voce contro quel fenomeno della ‘precessione degli equinozi’. Stanotte sarà San Lorenzo, eppure lo spettacolo delle stelle cadenti giungerà in ritardo di qualche ora. Alberto Villa, presidente dell’Associazione Astrofili Alta Valdera di Peccioli, spiega perché. "L’asse della terra realizza un giro completo, proprio come una trottola, ogni 36mila anni. Si chiama ‘precessione degli equinozi’ e ciò implica che, pur spostandosi lentamente, anche la notte adatta per l’osservazione delle stelle cadenti muta pian piano la propria data".

Addio alla magia di San Lorenzo allora? "Mettiamola così: dovremmo solo raccontare ai nostri ragazzi che il giorno giusto è, da adesso in poi, il 12 agosto. E comunque, nemmeno tutti gli anni sono fortunati allo stesso modo. Qualcuno è migliore di altri..."

Questo 2021 come dovrebbe andare? "Piuttosto bene. Il picco sarà nella mattinata del 12 agosto e questa, di per sé, non sarebbe una grande notizia. Ma, per fortuna, la luna in cielo non ci sarà e quindi, nella serata giovedì la visibilità dovrebbe essere piuttosto buona".

Presidente, all’osservatorio astronomico di Libbiano organizzate qualcosa per l’occasione? "No, ma c’è un motivo semplice".

Quale? "Per osservare le stelle cadenti non occorrono strumenti. Il binocolo e il cannocchiale non servono proprio a niente".

E allora che cosa serve? "Un prato in un luogo piuttosto isolato, nessun lampione nei paraggi, una coperta per sdraiarsi con la visuale più ampia possibile. E poi un po’ di romantica poesia".

Tutto qui? "Le pare poco?".

Ma che cosa sono le stelle cadenti? "Polveri di cometa. Mi spiego: quando le comete si avvicinano al sole, il ghiaccio si scioglie e libera dei frammenti di roccia che restano a ‘galleggiare’ nello spazio. Quando la terra attraversa questa traiettoria, ecco che vediamo tali frammenti illuminarsi. E lei pensi...".

Che cosa? "Tolgo un po’ di magia se dico che questo fenomeno non avviene soltanto ad agosto, ma anche in altre occasioni? Per esempio la terra attraversa uno sciame molto simile anche a dicembre. Soltanto che è freddo e nessuno si prende la briga di mettere il naso fuori all’aperto a osservare l’universo".

Per farlo c’è sempre l’osservatorio di Peccioli... "Dove si organizzano diversi eventi nel corso di tutto l’anno. La prossima serata in programma sarà quella del 16 agosto: purtroppo, con le restrizioni anti-Covid, navighiamo a numero chiuso e abbiamo già raggiunto la soglia massima di partecipanti. Proprio per questo, insieme alla Fondazione PeccioliPer, stiamo pensando di dare vita, presto, ad una serata in più per venire incontro alle numerose richieste pervenute".

In che cosa consistono le vostre serate? "Osservazioni con il cannocchiale della luna e dei pianeti, ma anche una spiegazione delle grandi leggende che da sempre ammantano le costellazioni e, ovviamente, la visita al grande telescopio".

E poi? "Ad ottobre daremo vita alla nostra manifestazione ‘Peccioli intorno all’universo’. Nell’occasione, fra l’altro, sarà presentato il libro di Carlo Buscemi ‘M come meteoriti’".

Intanto però godiamoci l’estate e le stelle cadenti... "Sì, all’aperto dove è possibile stare stare anche senza mascherina. Luci spente e magari una dolce compagnia al nostro fianco. E anche se non è ‘proprio’ San Lorenzo, che cosa cambia?".