Nei giorni scorsi è stato annunciato il contributo straordinario della regione di 800mila euro (270mila per il 2025 e 530mila per il 2026) al Comune per lavori di riqualificazione del prato del Duomo. Il sindaco Simone Gigliolli ha già le idee chiare: "Dobbiamo ancora pianificare a tavoli e formalizzare il piano operativo – spiega –. Ma l’intenzione è quella di iniziare i lavori a dicembre 2025, quindi appena terminata la mostra mercato del tartufo che ha il suo cuore pulsante proprio in piazza Duomo". "Poi, andremo avanti con i lavori fino a giugno 2026 – prosegue il sindaco – per avere la piazza pronta, completamente riqualificata, per il tradizionale appuntamento con la Festa del Teatro".
La strada, dunque, è spianata. Per questo lavoro atteso da decenni c’è anche il progetto. L’impegno sinergico della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato – guidata dall’avvocato Giovanni Urti – e Credit Agricole Italia sono stati determinanti: hanno regalato al municipio e alla città lo studio di progettazione per la riqualificazione della storica piazza. Che per i sanminiatesi è il "prato del Duomo". Per tutti, la terrazza più bella che affaccia sul centro storico, dalla sua posizione meravigliosa: il trittico monumentale della Cattedrale, con la Torre di Matilde, il Santissimo Crocifisso, e la Rocca di Federico. Il luogo, lo ricordiamo, ha tre proprietari: Il Comune, la Curia Vescovile, il Capitolo della Cattedrale. Tre realtà che hanno iniziato alcuni anni fa un cammino condiviso per una realizzazione che sarà un ulteriore volano al turismo e alla cultura di San Miniato. Il progetto è stato il passaggio chiave perchè ha consentito alla regione di intervenire rendendo concretizzabile l’operazione.
Carlo Baroni