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Nuova scuola con la Dada Un’aula per ogni docente Si sposteranno gli studenti

Da settembre alla Secondaria dii piazza Mazzini una didattica più moderna. Intanto insegnanti e genitori stanno imbiancando gli ambienti per risparmiare.

Nuova scuola con la Dada Un’aula per ogni docente Si sposteranno gli studenti

di Gabriele Nuti

CASTELFRANCO

La Dada farà muovere gli studenti della scuola Secondaria di primo grado di Castelfranco. Ma, intanto, in questo luglio bollente, a muoversi è un bel gruppo di genitori e insegnanti che sta imbiancando corridoi e aule. Da settembre nella scuola di piazza Mazzini si cambia totalmente il modo di insegnare e apprendere. Dada vuol dire didattiche per ambienti di apprendimento. In pratica, come succede nelle università e per il momento in pochissimi altri istituti toscani, ogni insegnante avrà una sua aula – che potrà anche personalizzarsi – e saranno gli alunni a spostarsi a ogni cambio dell’ora.

I corridoi sono colorati in base alle varie aree (linguistica, scientifica, eccetera) e ognuno degli studenti avrà un proprio armadietto, che chiuderà con un lucchetto, dove potrà custodire le sue cose, lo zaino, i libri, il materiale occorrente per la didattica. Un modello di scuola totalmente diverso da quello conosciuto finora, fortemento voluto dal preside dell’Istituto comprensivo Leonardo da Vinci, Sandro Sodini, e dal corpo docente, con la piena disponibilità dei genitori. "Abbiamo registrato una grandissima collaborazione", il commento del dirigente Sodini.

"La Dada è un modo per rendere più autonomi le ragazze e i ragazzi che hanno bisogno di muoversi e imparare a organizzarsi – le parole di Sodini – Un sistema che facilita altre forme di didattica e che in particolar modo dovrà scardinare il più possibile l’impostazione della lezione frontale e coinvolgere studenti e docenti in un modo di insegnanento e apprendimento diversi da quelli conosciuti finora, con meno distanza. Per il momento abbiamo deciso di iniziare con la Secondaria di piazza Mazzini".

"Abbiamo comprato gli armadietti – conclude Sandro Sodini – grazie al contributo dei genitori che hanno organizzato varie iniziative, del Comune e di alcune aziende del territorio per un totale di circa 15mila euro. Per risparmire abbiamo deciso di imbiancare noi corridoi e aule. L’unica spesa è stata quella per la tinta. Grazie a un genitore che fa l’imbianchino di mestiere e che guida le varie operazioni, un bel gruppo di genitori e insegnanti si sono messi all’opera per predisporre al meglio gli ambienti in vista della riapertura della scuola a settembre".