Nuovi spazi. Ma solo tra qualche mese. L’anno scolastico al Marconi resta solo nell’attuale sede, senza avere a disposizione l’ampliamento nel vicino immobile. "Inizia il percorso dei lavori – spiega il sindaco Simone Giglioli –. Ma le ulteriori aule prevediamo che possano essere a disposizione a dicembre". "L’intesa con la proprietà sulla struttura che a lungo ha ospitato il Consorzio di Bonifica c’è – aggiunge Il liceo –. Ma non era possibile essere pronti per l’inizio delle lezioni". Il Marconi – che quest’anno avrà circa 800 alunni – ha urgenza di nuove aule. Provincia e Comune sapevano bene che la questione non era più rinviabile: tant’è che da tempo conducevano una trattativa, peraltro non semplice, non la proprietà dell’immobile per avere nuovi spazi.
La struttura è di una società immobiliare di Milano e la trattativa – ripresa ed interrotta più volte – di fatto, era in piedi da qualche anno. Con il nuovo anno scolastico, invece, questa volta, gli spazi necessari arriveranno. Anche se non subito e questo permetterà al liceo di procedere con ancora più efficienza questo e nei prossimi anni. In attesa che arrivi la tanto sognata nuova sede: ovvero la concretizzazione del progetto che vuole la costruzione del nuovo Marconi da parte della Provincia nell’area ex Agip di Ponte a Egola. Anche se, per ora, mancano sia il progetto che i fondi necessari- Questione, come noto, al centro di polemiche da anni, ma il primo cittadino, che questo è l’indirizzo, l’ha ribadito anche durante la campagna elettorale. Mentre per il vecchio liceo nel centro storico di San Miniato il percorso – come noto – sarà quello della demolizione per costruire, al suo posto, una palestra e laboratori per il vicino Cattaneo. Intanto, la vecchia scuola, abbandonata nel 2008 per ragioni di tenuta sismica è ormai preda di vandali e metà di bivacchi. Tutte le finestre, ad ogni piano, praticamente, sono sfondate.
Diversi accessi sarebbero stati violati e pare - da quanto riferito anche da alcuni cittadini - che siano visti soggetti entrare ed uscire con i favori del buio: da rubare, probabilmente, non c’è più niente, se non qualche vecchio arredo che si intravede ancora presente dalla strada. Ma quelle stanze, tuttavia, possono essere riparo di balordi e teatro anche di attività illecite. Per questo saranno presto sigillate.
Carlo Baroni