PONTEDERA
Ci siamo. La Provincia conferma che i lavori del Nuovo Montale termineranno a fine anno quando ci sarà la consegna della nuova scuola. "Abbiamo incontrato dirigenza scolastica e Provincia, proseguendo in questa fase di confronto partecipato, mettendo dei punti fermi, a partire dal fatto che verrà realizzato il trasloco dei materiali in regime di collaborazione tra l’ente provinciale e il personale scolastico durante le prossime vacanze natalizie, in modo che il nuovo plesso possa essere fruibile a gennaio, al rientro dalle vacanze – dice il presidente della Provincia Massimiliano Angori – Un totale di 56 nuove aule, alla fine, che saranno messe a disposizione di oltre 1.300 tra studenti e studentesse, lasciando liberi i locali attualmente occupati di Palazzo Blu, per i quali si cercherà di capire l’eventuale utilizzo futuro. Sottolineo che dal 14 novembre sono state avviate le operazioni di pulizia dei locali e gli allacciamenti alla fognatura comunale".
La Provincia ha speso altri 200mila euro per rinnovare e adeguare la cabina elettrica tra la palestra del liceo XXV Aprile e l’edificio Fermi Nord e collegarci gli impianti del Nuovo Montale e altri 140mila euro per gli arredi. "I locali sono stati realizzati avendo come principi cardine quello della inclusività e della dinamicità dello spazio stesso, e sono stati condivisi nella loro creazione in modo costante con la scuola, a partire dalle fasi progettuali, in un processo partecipativo che ha visto anche la consulenza pedagogica di un professionista per rendere tutte le aule vivibili e funzionali – dice ancora Angori – Il nuovo edificio, inoltre, dispone di un impianto fotovoltaico e tutte le sue componenti sono ideate per il più alto rendimento energetico possibile, tanto che viene classificato a consumo zero. Saranno presenti degli spazi adibiti ad attività laboratoriale e i cosiddetti spazi di relazione, adibiti ad aumentare l’inclusività del plesso. Le aule avranno una superficie media superiore ai 50 metri quadrati". Il costo totale della realizzazione della struttura si aggira sui 10 milioni di euro. Degli iniziali 7 milioni e 790mila euro (tra mutui e cofinanziamento della Provincia per 290mila euro) c’è stato un incremento di 2,3 milioni per l’aumento dei materiali dovuti a guerre e pandemia.
g.n.