GABRIELE NUTI
Cronaca

Nuovo Montale, tour al cantiere Vetrate: tanta luce e grandi spazi

Per realizzare l’edificio ogni giorno sono impiegati 25 lavoratori tra operai e tecnici. Costerà 11 milioni di euro. "Una scuola adatta ad accogliere tutti e che offrirà il massimo comfort a studenti, insegnanti e personale"

Nuovo Montale (Foto Germogli)

Nuovo Montale (Foto Germogli)

Pontedera (Pisa), 11 luglio 2024 – Nel cantiere del Nuovo Montale lavorano ogni giorno dai 20 ai 25 operai, tecnici e impiantisti. I tempi stringono. Anzi, è la Provincia che vuol stringerli perché durante le vacanze di Natale ci sarà il trasloco e da inizio gennaio l’edificio sarà a disposizione del Liceo Montale. I lavori di adeguamento e potenziamento della cabina elettrica sono stati appaltati e verranno eseguiti nei prossimi due mesi. Li pagherà la Provincia che si è accollata anche parte dei 2,3 milioni di euro degli aumenti rispetto alla spesa iniziale prevista di 7 milioni e 790mila euro. A cantiere finito, compresi gli arredi che acquisterà l’amministrazione guidata dal presidente Massimiliano Angori, il Nuovo Montale costerà sugli 11 milioni di euro.

Ieri mattina siamo entrati per una visita esclusiva al nuovo edificio insieme ad Angori e alla consigliera delegata all’edilizia scolastica Cristina Bibolotti e ai tecnici architetto Matteo Becucci del gruppo di direzione dei lavori dello studio Colucci, Vincenzo Simeoni dirigente edilizia e programmazione scolastica della Provincia di Pisa e Katia Bernardeschi responsabile edilizia scolastica Valdera, Valdicecina e zona del Cuoio.

La luce. Le grandi vetrate e la straordinaria disponibilità di spazi che potranno essere gestiti dalla scuola in base alle esigenze didattiche. I tezzazzi e i porticati che faranno parte integrante del lavoro delle classi, le isole-biblioteca e il verde. Ogni terrazzo avrà una sua connotazione precisa in base alle essenze arboree, infermerie e bagni per portatori di handicap in tutti i tre piani. "Una scuola adatta ad accogliere tutti", il concetto espresso di tecnici e amministratori. Trenta gli spazi per la didattica – che vanno oltre il concetto di aule – da un minimo di 50 a oltre 60 metri quadrati. Stanze chiuse solo da vetrate e aule con porte a vetri e controsoffitto per l’acustica dei non udenti.

I lavori alla cabina fanno slittare l’apertura di alcuni mesi e per questo motivo la Provincia organizzerà una riunione con i genitori insieme alla scuola per spiegare i motivi. Gli slittamenti nei lavori, ha detto l’ingegner Simeoni, sono dovuti anche alla difficoltà di reperire materiali tecnici e anche degli operai impiantisti specializzati per il montaggio. I controsoffitti del nuovo edificio, che è in massima classe energetica, sono costellati da chilometri di cavi e tubi per l’areazione e l’impiantistica. Sul tetto pannelli fotovoltaici. "Una scuola che offrità il massimo comfort per tutti", ha chiosato il presidente Angori.