PONTEDERA Tempi certi ed un tavolo di concertazione con l’amministrazione comunale. Sono le richieste di Fratelli d’Italia in merito ai progetti sul Dente Piaggio non ancora venuti alla luce e sui tempi che sembrano dilatarsi. "La riqualificazione del Dente Piaggio, annunciata da tutte le amministrazioni di centrosinistra da oltre un decennio come una priorità per il rilancio dell’area, continua a restare un progetto mai partito – l’intervento di Matteo Bagnoli, capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia –. Il parcheggio multipiano in viale Piaggio, che avrebbe dovuto risolvere il problema della sosta alla stazione, non è mai stato realizzato, nonostante i lavori fossero stati affidati nell’agosto 2022. Dopo la rescissione del contratto nella primavera del 2023, tutto è rimasto fermo".
Sulle pagine di ieri abbiamo scritto che se per la riapertura dei parcheggi della biblioteca pare esserci una luce in fondo al tunnel con i lavori previsti in estate, per quanto riguarda il multipiano e la riqualificazione di viale Piaggio non esiste un preciso cronoprogramma. Anche l’Atelier della Robotica non ha ancora visto la luce. "Il fiore all’occhiello dell’innovazione in Valdera è stato completamente abbandonato – interviene Bagnoli –. L’area, che nelle intenzioni dell’amministrazione sarebbe dovuta diventare un polo di innovazione e sviluppo, risulta oggi parzialmente inutilizzata e priva di investimenti strutturali concreti. Chiediamo all’amministrazione comunale di chiarire cosa sia successo al progetto del multipiano e quale sia la situazione dei 2,2 milioni di euro stanziati per il progetto. Quest’opera era stata presentata come una soluzione concreta per la viabilità e la sosta a Pontedera, eppure non se ne parla più".
Ed infine. "Presenteremo un’interrogazione in Consiglio comunale per chiedere conto dei ritardi e delle criticità dell’area. L’economia di Pontedera ha bisogno che il Dente Piaggio torni a essere un motore di sviluppo. Chiediamo quindi che l’amministrazione convochi un confronto con le forze politiche e gli attori economici del territorio per definire un piano di investimenti credibile e realizzabile" conclude Bagnoli.
l.b.