REDAZIONE PONTEDERA

Olive, raccolto dimezzato. "Ma la qualità è ottima"

L’appello di Coldiretti ai consumatori: "Comprate olio di provenienza italiana"

Raccolta delle olive (foto di repertorio)

Raccolta delle olive (foto di repertorio)

Valdera (Pisa), 25 ottobre 2021 - La raccolta delle olive è entrata nel vivo. Una raccolta che secondo le previsioni è nettamente in calo rispetto alla scorsa stagione, un calo che dovrebbe assestarsi intorno al 50 per cento rispetto appunto al 2020. "Questa flessione è abbastanza naturale per chi lavora in agricoltura – dice Giovanni Nenna del Novo Frantoio, impianto che si trova a metà strada tra Chianni e Casciana Terme – dopo un anno molto prolifico arriva solitamente un anno di magra. Quest’anno abbiamo avuto una primavera molto soleggiata e le piante hanno germogliato in grande quantità – ha aggiunto Nenna – purtroppo è arrivata la gelata un po’ tardiva di aprile, è mancata l’acqua e le precipitazioni che avrebbero favorito la nascita delle olive. Che al contrario sono state poche, le rare piogge sono state comunque sufficienti a superare il periodo estivo di siccità, e di ottima qualità, giacché la mancanza di umidità ha tenuto lontani la mosca e gli altri parassiti".  

Quindi olive sane che hanno visto crescere per questo motivo la loro resa, dal 10-11 per cento abituale, è ancora presto per dire quale sarà il dato finale, è ipotizzabile tra il 13 e il 15, ma in alcuni casi è stato infranto anche il tetto del 20 per cento. "Anche l’attività nel frantoio è stata riorganizzata – ha detto ancora Giovanni Nenna, che insieme al padre Guido gestisce il frantoio di famiglia creato dal nonno Giuseppe nel 1997 – dai turni logoranti della passata stagione, 24 ore per 32 giorni, quest’anno sono sufficienti nelle giornate di punta 8 ore di lavoro alla macchina e si scende addirittura a 5 nei giorni con bassa affluenza". Al Novo Frantoio, un frantoio che ha mantenuto la tradizionale frangitura a freddo, ovvero non oltre i 26 gradi, arrivano le olive raccolte nei territori di Pisa e Livorno con poche eccezioni di olive provenienti da fuori regione. Il calo della produzione di olio si rifletterà ovviamente sul mercato, soprattutto sulla grande distribuzione che accoglie sui propri scaffali gran parte dell’olio extravergine prodotto in Toscana. E a questo proposito Coldiretti lancia un allarme a favore dei consumatori prevedendo un incremento delle importazioni di olio dall’estero. "Acquistate solo olio con etichetta extravergine – ha detto Fabrizio Filippi presidente di Coldiretti Toscana – a denominazione Dop e Igp che deve necessariamente indicare che si tratta di olio ottenuto al 100 percento da olive italiane. E diffidate dai prezzi troppo bassi che dimostrano una qualità sicuramente inferiore".  

Giuseppe Pino