Carlo Baroni
Cronaca

Omicidio Novak, ecco l’appello bis. Lupino davanti ai giudici a ottobre

Lo ha stabilito la Corte di Cassazione. Fissata la data del nuovo processo nei confronti dell’ex tatuatore. I giudici di secondo grado dovranno valutare l’aggravante dei futili motivi nel delitto della ballerina ucraina

Francesco Lupino

Francesco Lupino

Orentano (Pisa), 23 luglio 2024 – Un duello sui futili motivi. Con un obiettivo chiaro: ottenere un ulteriore sconto di pena. Sulla colpevolezza non ci sono dubbi. Quale delle versioni rese dall’imputato è stata ritenuta attendibile? "E’ rispetto a tale versione che dovrà essere formulato il giudizio di sussistenza o no dell’aggravante dei motivi futili", scrisse la Corte di Cassazione rinviando sul punto il caso davanti alla corte d’appello. E il processo bis di secondo grado è già fissato per il prossimo 2 ottobre.

Il caso è quello dell’omicidio di Krystyna Novak e dell’imputato, reo confesso del delitto, Francesco Lupino, 53 anni condannato a 24 anni. Secondo la prima versione di Lupino – si legge nella sentenza –, la giovane aveva minacciato l’uomo di "mettere tutto in piazza": ovvero che avrebbe rivelato alla fidanzata di Lupino che lo stesso aveva sniffato cocaina e aveva avuto una tresca con un’amica della ragazza. Mentre in seguito, l’imputato aveva arricchito la propria narrazione descrivendo un’interlocuzione di tipo diverso, nel senso che la vittima aveva prospettato anche una vera e propria denuncia di Lupino alla polizia. I giudici di appello, avevano rilevato: "intanto va sottolineato che noi non sappiamo esattamente che cosa ha detto la vittima a Lupino, né come lo abbia detto. Tutto questo argomentare si fonda solo ed esclusivamente su quanto ha riferito l’imputato, senza alcun riscontro obiettivo; imputato il quale oltretutto ha progressivamente “aggiustato” la sua versione dei fatti". Ma è qui che va fatta chiarezza. "Risolte, quindi, le questioni relative alla effettiva ricostruzione della interlocuzione tra la Novak e Lupino e della credibilità di quest’ultimo – stabiliscono gli ermellini – il giudice dovrà valutare la sussistenza dell’aggravante dei futili motivi".

Sotto la lente, dunque, gli istanti che precedettero il delitto. Lupino – difeso dall’avvocato Antonio Bertei – uccise la ragazza con colpo di pistola alla testa. La donna era rimasta sola in casa dopo l’arresto del fidanzato che Lupino aveva incastrato con una soffiata alla polizia. Lupino la uccise trasformandola in un fantasma il primo novembre 2020. Con le indagini della Squadra Mobile venne incastrato. Dopo tre mesi di carcere confessò.