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Calcinaia (Pisa), 21 febbraio 2024 – Le condizioni dei due operai precipitati lunedì mattina dal tetto della D&D di via Fermi a Fornacette restano gravi. Gravi, ma non tali da mettere a rischio le vite dei due giovani di origine della Guinea, di 29 e 32 anni, al lavoro per un’azienda di San Miniato specializzata in fonti rinnovabili e installazione di impianti fotovoltaici. Nessuno dei due è in pericolo. Il più giovane è in condizioni più gravi.
Ieri mattina i tecnici della medicina del lavoro hanno incontrato i due feriti per cercare di acquisire le prime testimonianze. Gli stessi tecnici devono accertare, in collaborazione con i carabinieri della compagnia di Pontedera, la dinamica dell’infortunio sul lavoro accaduto quasi contemporaneamente alla manifestazione indetta da Fiom Cgil a Fornacette per la sicurezza nei luoghi di lavoro dopo la tragedia di Firenze.
C’è stato il crollo di una parte del tetto. E questo è assodato. Se i due operai fossero regolarmente ancorati, se vi fossero le linee vita e se avessero adottato tutti i sistemi anticaduta sono tutti particolari sulle quali sono in corso gli accertamenti.
I sindacati sono sul piede di guerra. Dopo le morti nel cantiere del supermercato a Firenze e il grave infortunio di Fornacette sono previste manifestazioni e cortei. La Fillea Cgil ne ha indetta una stamani a Firenze in via Mariti accanto al cantiere del supermercato dove sono morti cinque operai. Ci saranno i segretari nazionali di Cgil e Uil Maurizio Landini e Pierpaolo Bombardieri.
Mentre ieri Usb-Unione sindacale di base ha organizzato uno sciopero di otto ore con presidio davanti al Ministero del Lavoro. "Ancora incidenti sul lavoro – si legge in una nota di Usb – Mentre a Firenze lunedì eravamo in piazza per lo sciopero provinciale del settore privato, indetto a seguito dell’incidente di venerdì scorso presso il cantiere Esselunga di via Mariti, nel comune di Calcinaia, si è verificato un altro grave incidente sul lavoro e due operai sono rimasti feriti gravemente".
«E’ arrivato il momento di istituire il reato di omicidio, lesioni gravi e gravissime sui luoghi di lavoro per porre uno strumento di deterrenza reale che abbia effetto immediato", conclude l’Unione sindacale di base.