Palaia (Pisa), 17 maggio 2020 - In questi mesi di reclusione forzata molte persone, tra cui tanti bambini, si sono appassionati al giardinaggio e alla coltivazione dell’orto. Un modo per stare all’aria aperta e riconciliarsi con la natura proprio mentre stava per sbocciare la primavera. Un vero e proprio antistress in un periodo davvero drammatico. Anche in Valdera è scoppiata quindi l’orto-mania. In molti hanno scoperto così non solo un passatempo ma anche un modo di autoproduzione che permette di risparmiare e di avere prodotti sani e a km0.
«Il primo periodo è stato drammatico, a marzo abbiamo avuto un calo del 70% delle vendite anche perché i nostri prodotti molto deperibili – spiega Nicolò Calloni, figlio di Massimo, il padre, che nel 1988 mise in piedi il Parco delle Rose a Baccanella, nel comune di Palaia –. Dopo alcuni giorni di chiusura abbiamo avviato le consegne a domicilio e da quel momento è iniziato il grande lavoro. Ci chiamavano da tutta la Valdera. Il servizio, inizialmente improvvisato, era molto faticoso, finivamo le consegne dopocena e abbiamo piantato ortaggi anche sui marciapiedi delle nostre serre".
Con l’apertura al pubblico dei vivai, il Parco delle Rose è stato letteralmente preso d’assalto dai cittadini del comune di Palaia.
"Tantissime persone si sono appassionate e si sono avvicinate al mondo del giardinaggio e dell’ortocultura, per noi è stata un’immensa gioia – dice Nicolò –. In molti hanno organizzato un orticello sul balcone o sul terrazzo con fiori e piante aromatiche come rosmarino, salvia, maiorana, basilico. Altri hanno dedicato un pezzo del loro giardino alla coltivazioni di pomodori, zucchini, insalata eccetera. Ci ha fatto tantissimo piacere vedere i bambini avvicinarsi con grande curiosità alle piante da frutto, in particolare le fragole. Accompagnati dai genitori, i più piccoli hanno preso tante piantine da coltivare, con la speranza di vedere nascere il proprio frutto".
Nei giorni di isolamento forzato la signora Giovanna Pasqualetti, con la nipote, ha pubblicato un video-tutorial sui social per insegnare alle matricole del giardinaggio come e cosa piantare sul balcone. Insomma, le vendite di ortaggi da quel momento non si sono più fermate e la speranza è quella che potranno crescere ancora e che i nuovi appassionati possano ripresentarsi in futuro per preparare anche l’orto invernale con cavoli, finocchi, cipolle, porri eccetera.
«Negli ultimi anni – chiude Nicolò – ci siamo specializzati molto sui prodotti che offriamo, scegliendo tipologie particolari di grande qualità che possano accontentare sia chi vuol prendere una singola pianta sia chi necessita di grandi quantità. Molta attenzione anche alle specie più resistenti alle malattie, in modo da evitare l’uso di parassitari chimici". Un’onda verde che potrebbe non fermarsi più anche dopo il ritorno alla normalità. © RIPRODUZIONE RISERVATA