LUCA BONGIANNI
Cronaca

Ospedale, la protesta: "Io, costretto ad andare fino in Liguria per donare"

Il racconto di Jacopo Messeri che da 20 anni si rivolge al centro trasfusionale "Ho avuto una discussione con lo staff, ma avevo chiesto scusa e chiarito".

Centro trasfusionale (foto d’archivio)

Centro trasfusionale (foto d’archivio)

PONTEDERAUna discussione, la volontà di continuare ad aiutare il prossimo ed un anno la controversia il viaggio di oltre 200 km e 3 ore di auto per andare a donare in un’altra regione. Il pontederese Jacopo Messeri racconta con una lettera la sua disavventura, iniziata un anno fa e culminata nei giorni scorsi. "Sono un donatore di sangue e di plasma iscritto al gruppo Fratres di Pontedera – dice Messeri – che ha sempre effettuato le donazioni presso il centro trasfusionale di Pontedera, per 20 anni, anche dopo aver trasferito il mio domicilio ad Empoli". Inizia così la lettera. "Il mio sangue appartiene al gruppo O-, sono per così dire un donatore universale, sono anche inserito nell’elenco dei donatori di midollo osseo. Ho effettuato regolarmente le mie donazioni una volta al mese, alternando sangue e plasma, tanto da essere insignito con una medaglietta d’oro per la mia dedizione".Quindi l’imprevisto. "Lo scorso anno – spiega – ho avuto una discussione con lo staff del centro trasfusionale di Pontedera a causa del ritardo con cui mi sono presentato all’appuntamento. Quel giorno, mi hanno impedito di donare. Qualche giorno dopo effettuo una nuova prenotazione attraverso il gruppo Fratres che mi inoltra la comunicazione di conferma. Mi reco, stavolta, con 20 minuti di anticipo al centro trasfusionale di Pontedera, da Empoli, e mi comunicano che sono stato sospeso (se fossi stato sospeso non avrei potuto effettuare la prenotazione, così come sta succedendo in questo momento). Quindi oltre al danno la beffa, ho perso un giorno di lavoro e speso soldi e tempo per il viaggio da Empoli a Pontedera". Ecco che nei giorni scorsi Messeri ha preso la sua auto e ha guidato fino in Liguria per donare sangue all’ospedale Sant’Andrea di La Spezia. "Neanche le scuse e i chiarimenti effettuati la settimana successiva all’alterco erano riusciti a sanare questa frattura – conclude Messeri – tanto che sono stato costretto dopo un anno ad andare a donare sangue in un’altra regione".