
L’area in cui è previsto il parcheggio multipiano
Volterra, 17 maggio 2022 - I materiali da costruzione rientrano a pieno diritto nella lunga lista nera che rischia di far saltare come tappi i cantieri pubblici sui quali aleggiano le tetre ombre della crisi generata dal conflitto in Ucraina. Rincari da capogiro ed ecco che i cantieri toccano con mano la più insidiosa delle sorti, quella di arenarsi nelle secche di una crisi che già mostra i suoi effetti nefasti. E’ il caso del parcheggio multipiano dell’ospedale Santa Maria Maddalena, progetto propedeutico alla realizzazione della nuova Rems nell’attuale area sosta ospedaliera. Ebbene, dopo la demolizione dell’ex padiglione manicomiale Livi, lo scorso autunno, dalle cui ceneri nascerà il parcheggio multipiano da oltre 200 stalli, lo scenario parla di costi schizzati alle stelle con le ditte appaltatrici che non riescono a far quadrare i conti, tanto che in questi giorni si spalanca, nel cantiere del parcheggio, una quinta fantasma. Nessun operaio al lavoro, ruspe sparite dai radar: così si presenta il cantiere imbastito mesi orsono per andare a costruire il neo parcheggio dopo l’abbattimento del fatiscente gigante in cemento, il Livi, per poi passare a gettare le fondamenta nell’attuale parcheggio dell’ospedale per edificare la nuova Rems da 40 posti letto. Un progetto che in toto vale circa dieci milioni di euro e che ora si blocca per i rincari in vorticoso rialzo su materie prime, energia e rifornimenti. Un fatto che sta travolgendo, come uno tsunami, la filiera del settore edilizio, impantanato in una stasi che già aveva dato i primi segnali durante la pandemia. In soldoni, se in questo momento le ditte lavorassero, lo farebbero in perdita per l’effetto dell’aumento dei costi delle materie prime.
La speranza, che riguarda molti i cantieri aperti in Italia, è riposta nell’arrivo del Decreto Aiuti per sbloccare gli stalli che attanagliano una miriade di lavori avviati o che ancora devono vedere la posa della prima pietra. Altro problema che ha rallentato la tabella di marcia, dal momento che il neo parcheggio multipiano, stando gli intenti, avrebbe dovuto vedere la conclusione dei lavori nel prossimo autunno per far partire immediatamente, dopo un tortuoso iter, la realizzazione della nuova Rems, è da imputarsi al ritrovamento sotto il terreno sul quale poggiava da lustri e lustri l’ex padiglione femminile Livi di una cisterna ricolma di olio combustibile, impossibile da dissotterrare precedentemente proprio per la pericolosità della struttura in rovina facente parte del vecchio manicomio. Si sono concluse le operazioni speciali di bonifica e sono state effettuate le analisi del terreno per il pericolo di sversamenti: dai primi accertamenti effettuati è tutto in regola, in attesa degli esiti dei controlli effettuati anche da Arpat.