Pontedera, 5 luglio 2017 - PROPOSTA o provocazione? Sono passate solo poche ore dall’intervista a una tv locale di Giancarlo Freggia, presidente della cooperativa Paim, e già i commenti si contano a decine. La proposta è un appello ai residenti nella provincia di accogliere nelle proprie case minori non accompagnati in cambio di un rimborso spese che può andare intorno ai 700 euro per stanza e fino a 1500 per due.
«NON È una mia idea – precisa Freggia – già la Regione aveva lanciato questa proposta – nessuno obbliga nessuno, semplicemente invece di accogliere i ragazzi in grandi strutture potremmo scegliere noi alcuni ragazzi da sistemare nelle case di chi dà la propria disponibilità. Noi facciamo la parte burocratica e di accompagnamento nel percorso dei documenti e le famiglie pensano all’accoglienza. Una proposta rivolta ai minori non accompagnati, ai bambini».
Un’idea che sta già facendo discutere e che apre a una nuova frontiera dell’ospitalità. «Stiamo cercando immobili per far fronte a un problema che in un modo o in un altro va risolto – continua Freggia – servono nuove idee e soprattutto collaborazione massima. La situazione migranti è drammatica per questo invito chiunque abbia i requisiti necessari per l’accoglienza, almeno una stanza per ospitare e la volontà di farlo, a mettersi a un tavolo con il prefetto e la società della salute».
Una soluzione molto semplice a parole, ma che potrebbe scontrarsi con un clima sociale che risente delle continue notizie degli sbarchi sulle coste italiane e degli arrivi in strutture piccole o grandi.
«COME è stata la prima reazione? – risponde il presidente – Le prime mail che mi sono arrivate mi dicevano in maniera non troppo gentile di ospitare i migranti tutti a casa mia. Ma ripeto, la mia non vuole essere una provocazione, ma una risposta a una situazione d’emergenza. Sono convinto che sia un’idea da sperimentare, se non altro per non fare in modo che la nostra accoglienza fatta di piccoli gruppi si trasformi in qualcosa di diverso».