
Treggiaia Alta
Pontedera, 3 gennaio 2021 - "Abbiamo bisogno di giovani con idee nuove e voglia di lavorare, altrimenti Treggiaia muore". Un appello, un grido di aiuto, quello del Gruppo Sportivo Treggiaia e degli ultimi residenti rimasti nella parte alta della frazione di Pontedera. Treggiaia alta è deserta, da anni il piccolo paese si sta spopolando e l’età dei residenti non fa che aumentare. Un trend che questa pandemia ha senz’altro accelerato ma soprattutto ha contribuito, con tutte le criticità che si è portata dietro, a far chiudere il Circolo Sportivo che da decenni era il cuore pulsante del piccolo borgo. Tramandato da generazione in generazione il circolo era diventato il punto di riferimento per tutti, grandi e piccini. Il 24 ottobre scorso il GS Treggiaia, che dagli anni ’90 aveva preso la gestione del circolo, ha deciso di chiudere per sempre. Fa male ora vedere la porta chiusa e la luce staccata in un locale che ogni giorno riusciva a far sentire meno soli i treggiaioli.
Quanti ricordi in quelle stanze, ci sono le foto storiche, tutti i nomi dei soci che hanno fondato il Gruppo Sportivo, la storia di una comunità racchiusa in immagini e cimeli. I tavolini per giocare a carte, il bancone, la macchinetta del caffè, le sale svago. "Soprattutto in estate quando organizziamo la Festa dello Sport in piazza il bar si riempie di persone e riesce pure a fare un incasso notevole" racconta Raffaello Minuti, consigliere del GS Treggiaia che parla al presente anche se la scorsa estate la 44esima edizione della Festa dello Sport è stata annullata causa Covid. "Non abbiamo più le forze per portare avanti la gestione del circolo, le persone che stavano dietro al bancone non ci riescono più, ora servono forze nuove, persone intraprendenti e che abbiano inventiva e voglia di lavorare – dice Minuti –. In questo circolo ci sono le possibilità per organizzare eventi, colazioni, apertivi ecc. Noi siamo disposti a venire incontro ad ogni esigenza di qualche giovane volenteroso. Siamo in contatto con il Comune e attendiamo risposte per vedere di far ripartire un’attività indispensabile per il paese". Oggi a Treggiaia oltre alla chiesa sono rimaste solo le poste (aperte solo un giorno a settimana), un ambulatorio medico e la bottega del paese: lo storico alimentari di Vittorio Mannari e Laura Gori.
"Si va avanti solo per il bene del paese e delle persone a cui ormai siamo affezionati – spiegano – vendiamo di tutto, consegniamo i giornali, portiamo oggetti a casa delle persone su richiesta e da quaranta anni pensiamo noi all’illuminazione del paese sotto le feste natalizie. Piccoli gesti che però sono molto apprezzati soprattutto dagli anziani che in questo periodo sono ancor più penalizzati. Treggiaia ha bisogno di rinascere, ci uniamo all’appello per far riaprire il circolo, quassù si sta bene, in estate soprattutto vengono molte persone da fuori, la vista è bellissima e l’aria è fresca".