Toiano, il “paese fantasma” perde un altro pezzo

Toiano (Palaia), demolito un edificio perché era pericolante

La demolizione (foto Frassi)

La demolizione (foto Frassi)

Palaia, 15 febbraio 2017 - Cosa fare dei ruderi irrecuperabili di Toiano? È una strada stretta, anche in senso metaforico, quella che si pone a coloro che desiderano la messa in sicurezza del borgo per un ipotetico rilancio. Una risposta al dilemma, orientata alla sicurezza, l’ha data in questi giorni la Curia di Volterra che ha deciso di radere quasi al suolo il grosso edificio rurale noto come “la Badia”, all’ingresso del paese.

Un immobile secolare, probabilmente più antico della pieve di San Giovanni Battista. La certezza documentaria non c’è ma in alcune antiche storie si narra che questo insediamento religioso fosse quello che diede vita al borgo. Forse quando fu abbandonato e distrutto il castello di Toiano Vecchio nella seconda metà del Trecento? Adesso, come si può vendere nell’immagine dall’alto di Piero Frassi, i muri perimetrali sono stati lasciati ad un’altezza che contenesse le macerie dei muri quasi atterrati.

Un tessuto murario che si ricorda composito e assai stratificato, a testimoniare l’antichità del sito. Ma, dopo i crolli più o meno piccoli verificatisi negli ultimi anni, le considerazioni pragmatiche hanno prevalso. L’edificio dà in effetti sulla stretta strada che conduce al borgo nel quale un paio di case sono abitate a tutti gli effetti e alcune altre sono mèta di visite dei proprietari.

Inoltre il “ponte” che conduce al borgo è delimitato da alcuni panettoni che impongono di lasciare l’auto vicino all’edificio. Infine il “ponte” è anche un punto panoramico assai apprezzato che invita alla sosta. Questi elementi hanno concorso a far condividere la scelta della Curia anche da parte dell’Amministrazione comunale di Palaia. Non è chiaro se, come adesso, il perimetro della Badia resterà una specie di contenitore di macerie di mattoni, conci, tegole, alcune delle quali probabilmente meriterebbero un approfondimento scientifico-archeologico.

Resta la certezza che Toiano, ormai conosciuto come “paese fantasma”, ha perso un altro prezioso pezzo. In attesa di un progetto di rilancio.