SARAH ESPOSITO
Cronaca

Palazzo rosa, è bufera: "Troppe notizie infondate sul piano di ricollocamento"

Il caso Sds, reazioni dopo il no del primo cittadino Auriemma di Montecatini. I sindaci Santi e Pacini lo smentiscono: "Non risultato trasferimenti in Valdicecina".

Via Rospicciano dove si affaccia il noto Palazzo rosa

Via Rospicciano dove si affaccia il noto Palazzo rosa

VALDICECINAI documenti dei verbali della società della salute contro le parole dell’ex assessore di Ponsacco Samuele Ferretti, e della conseguente reazione del sindaco di Montecatini Val di Cecina Francesco Auriemma, per dimostrare che all’orizzonte non c’è nessun progetto di ricollocamento forzato delle famiglie del Palazzo Rosa di Ponsacco. "Negli ultimi giorni ha iniziato a circolare una notizia del tutto infondata – dichiara il sindaco di Volterra e vice presidente della Società della Salute Giacomo Santi –. Si tratta del presunto trasferimento di nuclei familiari dal Palazzo Bellavista di Ponsacco verso la Val di Cecina, una questione che viene affrontata sin dal 2018. Questa informazione, priva di fondamento, è stata amplificata attraverso la diffusione a reti unificate sui social network, generando un allarmismo ingiustificato e diffondendo preoccupazioni tra i cittadini".

Era già successo poche settimane fa con Pontedera, stessa sceneggiatura: da Ponsacco scatta l’allarme ricollocamento delle ultime famiglie rimaste all’interno del palazzo rosa di via Rospicciano e i Comuni coinvolti devono difendersi opponendosi all’accoglienza oppure no. Pochi giorni fa è successo a Montecatini Val di Cecina. Nei fatti c’è il patto firmato da Regione, Sds e Comune di Ponsacco per utilizzare i fondi arrivati da Firenze (200 mila euro) alla base del quale c’è la coprogettazione per arrivare al ricollocamento. "Ritenere che una semplice dichiarazione infelice del sindaco di Ponsacco – prosegue Santi – possa determinare autonomamente il trasferimento di famiglie, senza seguire il percorso istituzionale stabilito, è del tutto infondato. Il processo decisionale prevede passaggi ben definiti che coinvolgono la Società della Salute, le cooperative di gestione e le amministrazioni locali, senza alcuna possibilità di eludere tali procedure. Peraltro, ad oggi, i Comuni interessati non hanno espresso alcuna disponibilità in tal senso. Purtroppo, il dibattito politico odierno è spesso caratterizzato dalla ricerca di consenso, anche a scapito della verità. La strumentalizzazione di presunti problemi che toccano la sensibilità dei cittadini rischia di alimentare solo divisioni e malcontento".

Sul tema è intervenuto anche il sindaco di Pomarance Graziano Pacini: "Anche nell’ultima assemblea della Società della Salute del 27 febbraio scorso a Pontedera, alla quale eravamo presenti con l’assessora di Pomarance Anna Bertini, non risultano indicazioni in merito a questi presunti trasferimenti che, qualcuno li avrebbe "sentiti ventilare" anche per Pomarance. Mi aspetto che chi ha elementi così "ben ventilati" sui social riferisca anche al sindaco la fonte, in modo da poterne verificare l’attendibilità ed eventualmente denunciare l’allarmismo ingiustificato".