di Ilenia Pistolesi
Tutto da rifare, tanto che dopo i passati nefasti fra progetti presentati in elegante ritardo o silurati, ecco che il Comune di Volterra prende in mano le redini della situazione e diventa il campanile capofila della candidatura condivisa insieme a altri 20 Comuni a Patrimonio dell’Umanità nel segno delle radici etrusche. Un passo indietro per capire l’infruttuoso percorso del passato verso l’Unesco che adesso approda a una vera svolta: a seguito a contatti avvenuti negli anni passati la conclusione maturata fu quella di aderire, insieme a vari altri enti, ad un progetto di candidatura condivisa fra le città che sono state sede di importanti insediamenti etruschi.
Questo progetto ha avuto una lunga durata, essendo partito nel 2014 con capofila inizialmente il Comune di Chiusi, poi però, sia perché sono mutate le condizioni di partecipazione alle proposte di candidatura a livello internazionale, sia su indicazione della commissione italiana Unesco, il cammino è virato per realizzare un secondo progetto simile, denominato "Dodecapoli", con capofila il Comune di Perugia. Un progetto che è stato presentato al ministero della cultura–commissione Italiana Unesco che lo ha rigettato, costringendo così il Comune di Perugia a riformulare il progetto e riproporlo con un’altra denominazione e ampliando la rosa degli enti partecipanti. In seguito questo ulteriore progetto, denominato "Etruscan Places – Paesaggi Etruschi", è stato presentato alla commissione italiana Unesco che ha fatto delle verifiche e proposto delle modifiche, comunicate al Comune di Perugia, il quale ha avuto dei forti ritardi nel mandare avanti la procedura.
Ecco che Volterra adesso tira le fila della candidatura a Patrimonio dell’Umanità: il Comune, su iniziativa del sindaco Giacomo Santi, si è infatti offerto di subentrare come soggetto capofila, e la proposta è stata accolta sia dal Comune di Perugia che dalla commissione italiana Unesco. Il Comune di Perugia ha commissionato il progetto al professor Ledo Prato e all’etruscologo Valentino Nizzo, i quali hanno firmato "Etruscan Places – Paesaggi Etruschi", realizzato insieme ad altri loro collaboratori. A questo punto, Volterra subentra in una fase in cui tutte le procedure sono state avviate: i due progettisti hanno consegnato al Comune di Volterra la documentazione relativa a quanto prodotto ed il carteggio delle modifiche proposte dalla commissione italiana Unesco. Questa è la fase iniziale della procedura, che prevede la realizzazione di un progetto definitivo che, tramite la commissione italiana Unesco, dovrà essere inviato all’Unesco per essere inserito nella Tentative List delle candidature. Solo dopo l’inserimento nella Tentative List si dovrà procedere alla realizzazione di un vero e proprio dossier di candidatura.