L’accordo interno non è stato trovato. E i nodi – si apprende – saranno sciolti dalle primarie. Il Pd deciderà il 10 marzo chi sarà il candidato sindaco a San Miniato per il centrosinistra. Due i nomi in lizza, per ora: il primo cittadino uscente, Simone Giglioli, che da mesi, in realtà, attendeva l’investitura ufficiale dal partito; e lo sfidante, Vincenzo Mastroianni segretario comunale Dem che nel mese di gennaio ha raccolto le firme necessarie per chiedere la consultazione.
Due nomi, appunto, per ora: c’è ancora tempo qualche giorno (fino al 7 febbraio) – da regolamento – per presentare eventuali, ulteriori, candidature, se supportate dal numero necessario di firme. Non era mai successo, fino ad oggi, che il centrosinistra negasse al sindaco uscente, dopo il primo mandato, la possibilità del bis. Diciamo che era cosa automatica. Ma allora perché siamo arrivati a questo punto? Il cambiamento di rotta sarebbe arrivato all’esito delle consultazioni sul gradimento del lavoro dell’attuale amministrazione comunale, prima nei vari circoli, e poi sul territorio (categorie produttive, società sportive, mondo delle associazioni). Il quadro emerso avrebbe spinto ad una riflessione più approfondita sulle decisioni da prendere in vista del voto di giugno: le prossime elezioni sono le prime – come abbiamo già sottolineato più volte – nelle quali anche San Miniato non è più il "fortino" sicuro del centrosinistra, la terra dove la vittoria è quasi certa sulla carta. Nelle elezioni politiche del 2022 il centrodestra – in particolare Fratelli d’Italia – ha fatto un vero e proprio shopping di consensi anche sotto la Rocca.
E’ alla luce di questo quadro politico radicalmente cambiato – anche rispetto al 2019 quando, comunque, Giglioli fu costretto al ballottaggio per diventare sindaco – che i Dem hanno proceduto con qualche approfondimento in più che, però. ha portato alle primarie. Passaggio delicatissimo a tre mesi dal voto. Nell’assemblea di giovedì sera, c’è stato un dibattito ampio e acceso. Mastroianni – da quanto ppreso – avrebbe annunciato le dimissioni da segretario in quanto candidato alle primarie.
Carlo Baroni