La crisi è rimasta intatta. In tutta la sua drammaticità. E con gli ammortizzatori sociali agli sgoccioli. Per molti anche già finiti: da mesi i sindacati lanciano l’allarme. Le imprese sono in affanno. Sostegni? "Nonostante le misure annunciate, il territorio non ha visto nulla di concreto: la crisi del comparto conciario va avanti e nulla è stato fatto dal governo Meloni per tamponare l’emergenza", dice la senatrice Pd Ylenia Zambito replicando al sottosegretario per le imprese e il made in Italy Bitonci durante il question time in Senato.
"Dopo aver ottenuto con il lavoro parlamentare del gruppo Pd l’estensione della cassa integrazione nel mese di dicembre, grazie anche alla sinergia con le categorie sociali locali, il governo ha risposto alla mia interrogazione annunciando che stanzierà 250 milioni di euro - prosegue la parlamentare che aveva indirizzato l’atto ai ministri delle imprese e del made in Italy, dell’economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali -, una notizia che per ora è solo un annuncio dopo quasi due anni in cui in tutte le maniera veniva detto al Governo, troppo passivo rispetto al prendere provvedimenti, che così la situazione non poteva andare avanti, che veniva messa in grossa crisi la produzione con i conseguenti riflessi sui lavoratori".
"Sono mesi che le imprese chiedono interventi urgenti: sospensione dei versamenti contributivi, reintroduzione della cassa integrazione per le piccole aziende, contributi a fondo perduto per investimenti e un intervento sulla questione del credito d’imposta per ricerca e sviluppo. Ma finora, nessuna di queste misure è stata attuata – attacca Zambito –. Il governo ha annunciato uno stanziamento di 250 milioni nei prossimi mesi per tutto il comparto nazionale della moda: ci auguriamo che dalle parole si passi ai fatti nel più breve tempo possibile", ha aggiunto.
"Se davvero il governo tiene al Made in Italy, questo è il momento di dimostrarlo – la chiosa. Il comparto conciario è un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale: è la firma dell’Italia nel mondo".
Carlo Baroni