La crisi della moda è costantemente monitorata. E i numeri parlano di situazione sempre più pesante. Nei primi nove mesi dell’anno le ore autorizzate di Cig e dei Fondi di Solidarietà sono aumentate del 214% nella produzione di pelli, cuoio e calzature, del 159% nell’abbigliamento e del 177% nel tessile. Secondo le stime dell’Irpet, inoltre la produzione industriale è scesa del 4,9% nel primo trimestre del 2024 e del 3,8% nel secondo trimestre. Nei giorni scorsi è arrivato il monito della Cgil Toscana: "Il quadro sta peggiorando, necessario agire con urgenza. Irresponsabile che sugli ammortizzatori col governo non si sia ancora a nulla". La situazione è stata affrontata ieri in una nuova riunione del tavolo regionale. Al termine della riunione l’impegno forte della Regione annunciato dal presidente Eugenio Giani. "Serve fare squadra", ha detto Giani.
D’accordo con i rappresentanti delle categorie economiche, le organizzazioni sindacali, i sindaci e assessori presenti, Giani ha indicato due livelli su cui questo "fronte comune" dovrà muoversi sin da subito. "Da un lato – ha spiegato – occorre richiamare il governo a interventi rapidi, a partire dalla legge di bilancio, finanziando accanto ad ammortizzatori sociali ad hoc che siano effettivamente applicabili e adeguati, anche misure di moratoria del credito e degli oneri fiscali". "Dall’altro – ha aggiunto il presidente – proseguiremo la riflessione già avviata sulle azioni della Regione tese a salvaguardare il nostro tessuto imprenditoriale, che proprio per le dimensioni e le caratteristiche, è una questione che riguarda la Toscana diffusa".
"A metà dicembre – ha conclusop Giani – convocheremo un vero e proprio forum in cui approfondire il dibattito, aprendolo al più ampio numero di voci per discutere sugli interventi che lo Stato, la Regione, i comuni possono prendere per fronteggiare una crisi divenuta strutturale a causa di fattori geopolitici e dei cambiamenti dei consumi". All’incontro ha partecipato Fabio Berni della segreteria Cgil Toscana (insieme a Filctem Cgil e Fiom Cgil): "Il tavolo ha condiviso la necessità di sollecitare il governo in merito agli ammortizzatori sociali in deroga, che per la Cgil oltre a essere tardivi e insufficienti risultano ancora non utilizzabili, e alla definizione di politiche industriali e di investimento che tutelino il Made in Italy di cui il settore moda è parte importante".
Carlo Baroni