Il teatro come palcoscenico artistico, culturale e turistico della città. Il Persio Flacco come altra iconica piazza che è centro di gravità di patrimoni intellettuali. Non solo gli spettacoli che, in alcune occasioni, hanno riempito platea e palchi con 500 persone. Ma anche identità culturale di Volterra. Ne parliamo con Stefano Picciolini, presidente dell’Accademia dei Riuniti che è proprietaria del Persio Flacco.
Presidente, come si colloca, precisamente, il Persio Flacco nel circuito culturale di Volterra?
"Come un altro luogo di cultura, oltre alla stagione teatrale. E’ un teatro con le sue porte aperte al mondo che si spalancano ai visitatori da marzo a ottobre, affinché si possa ammirare questo gioiello storico che ha 200 anni".
Come funzionano le visite a teatro?
"Intanto si entra a offerta libera e il teatro è aperto al pubblico per le visite grazie allo sforzo di soli volontari. Vede, il Persio Flacco è una culla ricca di peculiarità: è un teatro storico che dovrebbe entrare, come auspichiamo, a far parte dei monumenti nazionali. E’ costruito in un palazzo del Seicento, occupandone il piano terra e gli antichi giardini. Ha quindi anche un’architettura molto particolare".
Quanti visitatori, nel corso del 2024, hanno varcato quel portone storico per farsi trascinare dalla bellezza mozzafiato del Persio Flacco?
"Circa 23 mila ingressi, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Ne sono rapiti non solo gli stranieri, ma anche i volterrani".
Quali aspetti fanno innamorare i turisti del teatro?
"La sua incredibile bellezza, i suoi affreschi, la sua maestosa cifra storica. E un’acustica perfetta. Molti artisti che qui si sono esibiti, sono tornati in teatro per ammirarlo come luogo di arte".
Come si sviluppa il percorso delle visite?
"Intanto già entrando dal portone principale si possono scrutare le prime meraviglie, il foyer, la platea, il sipario storico. E poi il ridotto, le varie sale. In via sperimentale abbiamo aperto al pubblico visite teatralizzate guidate dagli studenti della scuola di teatro sin dietro al palco, una parte nascosta e altrettanto affascinante. Inoltre, organizziamo mostre di costumi storici, di pittura, di fotografia".
Dicevamo, il teatro come altro luogo della cultura...
"Il Persio Flacco è il teatro della città, pur essendo un teatro privato e non pubblico. la sua bellezza lo rende al pari dei gioielli artistici custoditi a Volterra. Motivo per cui è fondamentale avviare un ragionamento con gli enti cittadini per consolidare la collaborazione e far sì che, attraverso un sodalizio con il Comune, il Persio Flacco entri nel circuito dei luoghi culturali di Volterra. Lavoriamo su base volontaria e il teatro ha costi ingenti. A breve inizieranno alcuni lavori sulla facciata che richiederanno un ulteriore impegno economico. Auspichiamo che la città continui a sostenerlo, mentre cercheremo anche altre forme di finanziamento".
Un teatro che è spettacoli, mostre, visite guidate, scuola teatrale. Come si relaziona questo luogo con le associazioni?
"Il teatro, anche in questo caso, cambia veste e diventa un luogo di crescita e sviluppo per le associazioni. Abbiamo in tal senso ridotto al minimo la tariffa affinché le associazioni possano vivere questo straordinario teatro".
E la scuola di teatro?
"Abbiamo due classi, una composta da ragazzi e l’altra da adulti. Le persone si avvicinano con entusiasmo a questa attività che diventa anche chance per contribuire a tutto il lavoro che si svolge nel cuore del teatro. Una scuola di teatro, dentro a un teatro storico, rappresenta sicuramente un grande punto di attrattività".
Ilenia Pistolesi