NICOLA PASQUINUCCI
Cronaca

Piaggio, riaprono i cancelli. Nuova cassa integrazione. Uilm: "Programmi rispettati"

Incontro con i sindacati sul piano della ripartenza della produzione. Dal 13 gennaio l’ingresso degli operai dei motori. Poi toccherà alla 2R.

Uno degli ingressi dello stabilimento Piaggio (foto d’archivio)

Uno degli ingressi dello stabilimento Piaggio (foto d’archivio)

La grande fabbrica lentamente ripartirà a scaglioni. Come è ormai una sua consuetudine, la Piaggio riaprirà i cancelli dopo la pausa delle festività, ma non subito. E c’è già un calendario che ha trovato conferma ieri mattina nell’incontro sul piano operativo tenuto dall’azienda con i rappresentanti dei lavoratori. Il piano prevede l’apertura della cassa integrazione per il mese di gennaio dal 7 al 31 per complessive 4 settimane: 700 unità alle 2R; 290 ai motori e 94 ai veicoli commerciali. Ma non sarà per tutti uguale il periodo di cassa integrazione perché i primi a rientrare, il 13 gennaio, saranno quelli dei motori. Poi a inizio febbraio toccherà ai lavoratori della 2R e infine a quelli dei veicoli commerciali (tra cui il nuovo Porter elettrico).

"Ho fatto i complimenti all’azienda – spiega Alessio Bardelli della Ulm che ha partecipato all’incontro – perché sta proseguendo con i piedi di piombo. E’ vero che c’è la cassa integrazione, ma qui 8 mesi si lavorano tutti e addirittura si fanno sempre i turni. Se ci si guarda in giro e si fanno confronti, qui le cose non stanno andando bene. Anzi... E come metalmeccanici siamo gli unici in piedi. Se guardiamo per il prossimo futuro, non è escluso che venga assunta altra gente in Piaggio perché il lavoro c’è. Insomma, qui la crisi non c’è".

Parole di fiducia da parte della Uim che cercheranno altre conferme il 15 gennaio quando le parti si ritroveranno di nuovo davanti a un tavolo per verificare il programma del rientro in fabbrica.

Intanto, da Milano arrivano buone notizie sul mercato delle due ruote. "Un mercato dinamico, resiliente, reattivo, dove convivono una grande passione, nuovi utenti e nuove esigenze di mobilità. La lettura di questi dati conferma il ruolo centrale di moto, scooter e ciclomotori in Italia e quanto la domanda abbia saputo crescere anche di fronte alle dinamiche geopolitiche". È quanto ha dichiarato Mariano Roman, presidente di Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori), commentando i dati delle immatricolazioni 2024 che segnano un complessivo +10,5% sull’anno precedente. Un segnale positivo che mette fiducia anche nei programma del Gruppo Piaggio.

"Il successo del nostro mercato – ha aggiunto Roman – è ormai un fatto di cui tener conto, frutto sì di una rinnovata domanda interna, incessante dal post-Covid ad oggi, ma anche dell’offerta molto ampia di un’industria nazionale ed internazionale che sa interpretarla con prodotti fruibili, innovativi e sostenibili. È poi importante sottolineare quanto in questo ambito il nostro Paese giochi un ruolo di assoluto protagonista, esprimendo un valore di oltre 9,5 miliardi di euro, occupando saldamente il primo posto nell’eurozona per la produzione".