NICOLA PASQUINUCCI
Cronaca

Piaggio, si spacca il fronte sindacale: "Preoccupati per la cassa integrazione"

Piano per il rientro in fabbrica, dopo il plauso della Uilm ora arrivano i malumori di Uglm e Fiom-Cgil

La fabbrica riaprirà il 13 gennaio, ma solo il reparto motori

La fabbrica riaprirà il 13 gennaio, ma solo il reparto motori

Preoccupazione da parte dell’Uglm e la Fiom-Cgil per l’annuncio della Piaggio sull’ulteriore proroga del ricorso alla cassa integrazione. Annuncio arrivato durante un incontro tra sindacati e azienda sul piano operativo del rientro in fabbrica dopo la pausa delle festività che aveva già visto il ricorso alla cassa integrazione per alcune settimane nel mese di dicembre. Simile il piano di gennaio che prevede altre 4 settimane di cassa integrazione coinvolgendo 700 unità alle 2R; 290 ai motori e 94 ai veicoli commerciali. Ma non sarà per tutti uguale il periodo di stop. I primi a rientrare, lunedì 13 gennaio, saranno quelli del reparto motori. Poi a inizio febbraio toccherà ai lavoratori delle due ruote e infine a quelli dei veicoli commerciali.

Il piano aveva ricevuto il plauso della Uilm, ma ora gli altri rappresentanti sindacali metto le mani avanti. "Tale decisione, pur comprensibile in un contesto di difficoltà economiche, solleva interrogativi significativi sul futuro occupazionale e produttivo dell’azienda, nonché sull’impatto sociale ed economico per i lavoratori e le loro famiglie – sottolinea l’Uglm – La cassa integrazione, sebbene uno strumento utile per fronteggiare situazioni temporanee di crisi, non deve diventare una soluzione permanente o mascherare problemi strutturali più profondi. È fondamentale che l’azienda chiarisca le motivazioni di questa scelta e, soprattutto, presenti un piano concreto per il rilancio delle attività e la tutela dell’occupazione".

L’Uglm ribadisce il proprio impegno nel monitorare attentamente la situazione e si rende disponibile nell’apertura di un tavolo di trattativa per discutere delle prospettive dell’azienda e delle azioni necessarie per salvaguardare i posti di lavoro e la competitività aziendale.

Anche la Fiom-Cgil Pisa si dice preoccupata per "la situazione attuale che stanno vivendo i lavoratori in azienda. Il ricorso alla cassa integrazione, purtroppo, sta diventando una prassi troppo frequente, con conseguenti perdite salariali e incertezze sulla qualità dell’occupazione. Anche l’attuale utilizzo dei lavoratori con contratto a termine per brevi periodi dell’anno non offre sufficienti garanzie per la loro stabilizzazione. È inaccettabile che la continuità lavorativa venga messa in discussione, con ritmi e modalità che non garantiscono la stabilità economica e sociale dei lavoratori, quando ormai appare evidente che l’azienda abbia la capacità di pianificare in largo anticipo la distribuzione dei volumi produttivi durante l’anno".

Visioni diverse da parte dei sindacati che il 15 gennaio torneranno a sedersi con l’azienda per conoscere meglio il piano produttivo in vista del picco dell’alta stagione.