DILUCA BONGIANNI
Cronaca

Piano per riaprire il parco di Villa Toscanelli

Fattorie Toscane è pronta ad investire 12 milioni di euro. Nel progetto c’è anche la soluzione alle maleodoranze. Pesce: "Siamo al lavoro"

di Luca Bongianni

Da quasi dieci anni il parco di Villa Toscanelli è chiuso. Adesso la volontà dei proprietari, che nel 2011 "sospesero – si apprende – ogni attività nel parco e nella villa dopo alcuni problemi con le amministrazioni locali", è quella di far tornare a splendere uno dei luoghi più belli d’Italia. A quel tempo la famiglia Pesce, proprietaria dell’intera tenuta acquistata nel 2005, presentò un piano di sviluppo turistico (e non solo) che comprendeva anche la costruzione di un campo da golf. "Un piano poi frenato dalle amministrazioni locali", spiegano gli stessi. Da qui la decisione di chiudere parco e villa. Ora la famiglia Pesce ha pronto un nuovo programma pluriennale aziendale di miglioramento agricolo ambientale ben dettagliato che prevede, tra i tanti progetti, quello della riapertura delle porte del parco e il rilancio di tutta l’azienda agricola Fattorie Toscane per un investimento che si aggira tra i 10 e i 12 milioni di euro.

In particolare, la volontà è quella di recuperare il Podere Il Santo realizzando una ristomacelleria per degustare le carni allevate in fattoria e ideando un percorso da effettuare con una carrozza che attraversi tutti i poderi, da Il Santo a quello Dell’Albero (dove ci sono le bestie) fino al parco e alle cantine dove assaggiare i vini della Tenuta. Un percorso di oltre 18 chilometri. "Adesso è il momento di far rivivere il parco alle persone, ai turisti, è uno dei parchi più belli d’Italia e ha un valore inestimabile – ha spiegato il titolare Gianni Pesce –. Alle amministrazioni locali sembra interessare poco... ma questo parco potrebbe dare lavoro a decine di persone". Ma non solo. All’interno di questo programma è prevista anche quella che potrebbe essere la soluzione al problema delle maleodoranze avvertite nei mesi scorsi nella località I Fabbri di Treggiaia. I cittadini hanno raccolto 244 firme per provare a mettere fine a questo disagio avvertito soprattutto nelle giornate più calde. Il cattivo odore arriverebbe dalla vicina stalla del Podere Dell’Albero, un impianto di allevamento della Tenuta Toscanelli Ricciardi rimasta attiva fino agli anni Ottanta e poi dismessa. Tra la fine del 2019 e l’inizio di questo anno Fattorie Toscane ci ha portato 900 bovini e in estate sono sorti i primi problemi e quindi i primi controlli da parte delle autorità.

"Dal 20 agosto ci siamo sottoposti a circa 24 controlli tra Arpat, vigili, guardie forestali e veterinari e nessuno di questi ha riscontrato criticità o irregolarità – ha detto Pesce, da sempre aperto al dialogo con i cittadini per trovare soluzioni –. Settimana prossima dovrebbero arrivare anche i risultati di un istituto del Nord che ha installato, a spese nostre, delle centraline per valutare la qualità dell’aria. Intanto noi siamo pronti per presentare la nostra soluzione. Il progetto delle rastrelliere prevede un pavimento fessurato sotto le bestie che raccoglie il letame prima che finisca in una vasca, pulita meccanicamente due volte al giorno, e poi in un biodigestore che lo trasforma in energia verde. Tutto per abbattere del 90% le emissioni odorigene. Serviranno però 24 mesi per realizzarlo. Nel frattempo ascolto ogni soluzione che mi viene proposta, dalla piantumazione di alberi lungo la strada alle torrette che spruzzano acque aromatiche".