Piazza del Duomo, antica bellezza. La città ritroverà il suo prato: "Luogo d’incontro e di memoria"

Il progetto finanziato dalla Fondazione Crsm e Credit Agricole Italia. Giani: "La Regione farà la sua parte"

Il "prato" del Duomo, oggi, è come una signora di passata bellezza, avvolta in drappello di "fantasmi", ma viva e vitale. Pur martoriata da contrasti stridenti, è pronta a ritrovare il suo splendore. Ora c’è un progetto che è stato presentato ieri, a Palazzo Grifoni, alla presenza, fra gli altri, anche del presidente della Toscana Eugenio Giani che ha garantito: "La Regione c’è, e farà la sua parte". L’importante, infatti, era portare il percorso a questo stadio: trovare l’accordo fra Comune, Curia e Capitolo della Cattedrale e affidare l’incarico ad un pool di professionisti di prim’ordine per capire come prendersi cura della piazza più complessa, l’affaccio sul mondo, scena della grande storia della città, dei suoi eventi, le solenni processioni, i momenti di gloria e quelli bui. Tutto è passato da qui.

L’impegno sinergico e strategico della Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e Credit Agricole Italia, ha consentito di arrivare all’obiettivo. Fondazione e banca si sono sedute due anni fa al tavolo con le proprietà, si sono messe a disposizione impegnandosi, in caso di accordo, a sostenere i costi del progetto affidato al professor Luigi Latini e agli architetti Adriano Marangon e Michela De Poli. Quali soluzioni? Ritrovarne l’identità circoscrivendone il cuore che sarà realizzato con materiale assorbente a griglia nascosta, con pavimentazione in pietra grigia, per armonizzarlo con un nuovo verde. Le due anime del prato, poi, incroceranno i camminamenti, da quello che arriva da via Don Minzoni al nuovo percorso che circonderà la piazza dove restano i monumenti, oggi disarmonici: il busto di Angiolo Del Bravo, e il monumento che ricorda la strage del ’44 che diventerà la naturale prosecuzione di un nuovo inserimento in pietra. La presentazione è stata introdotta dal presidente della Fondazione Crsm Giovanni Urti – con a fianco Massimo Cerbai, direttore Credit Agricole Toscana-Umbria – che ha sottolineato come la riqualificazione del prato del Duomo sia un’opera cara a tutti. Poi il socio Antonio Guicciardini Salini, presidente della Fondazione stessa quando venne raggiunto l’accordo, ha ricordato il percorso per arrivare a questo progetto. Soddisfazione dal vescovo Paccosi e dal sindaco Giglioli per un cammino che poterà a prendersi cura di questo spazio delicato, di memoria, e d’incontro.

Carlo Baroni