Piccoli, smart, amici dell’ambiente. In tutto lo Stivale sono solo tre le comunità che circolano lasciando l’auto in garage per spostarsi con i Birò, i super tecnologici quattro ruote che, da 10 mesi, spopolano a Peccioli fra turisti, residenti e visitatori di passaggio. Procida, Santa Margherita Ligure e, appunto, il borgo dell’Alta Valdera: tre luoghi sideralmente opposti ma accomunati dalla spinta propulsiva, e positiva, verso una mobilità sostenibile. Ebbene, abbiamo deciso di testare i Birò, la loro facilità di accesso, la loro tenuta sull’asfalto, la comodità per trovare uno stallo auto. E, perché no, mosse dal desiderio di provare un mezzo innovativo che, diversamente, può essere scoperto solo dagli appassionati del golf. Per iniziare un viaggio che può essere anche di soli 2 km, è necessario scaricare l’applicazione ‘Birò share’ et voilà… una volta caricati i documenti (carta di identità e patente) e la modalità di pagamento, è possibile, ancora navigando nella App, trovare il Birò più vicino, prenotarlo e seguire le info per raggiungerlo. Non si apre con un mazzo di chiavi, le porticine del Birò si spalancano automaticamente con un click sul cellulare. Il primo impatto è come il primo giorno di scuola: bisogna imparare a conoscere il nostro compagno di banco. Ma una volta rotto il ghiaccio con il cambio automatico e trovato il giusto bilanciamento con la cabina di comando, il viaggio inizia. Dal parcheggio multipiano del capoluogo, il cammino interseca la via verso Ghizzano, punto di approdo. Curve e salite sono un vero test per i leggerissimi Birò, ma anche per chi li guida per la prima volta. La distanza fra capoluogo e frazione è di poco più di 8 km e per percorrere il tratto con il Birò, viaggiando a un passo consono a una strada tortuosa, si impiegano circa 20 minuti. L’arrivo? Alle coloratissime case di Ghizzano, una delle grandi attrattive culturali del territorio. Come due turiste, scendiamo dal mezzo e ci fermiamo per ammirare il borgo dell’arte open air ma, con il segnale del cellulare scomparso dai radar, può diventare arduo mettere in pausa il viaggio dalla App e così può capitare accidentalmente, come alle sottoscritte, che il Birò si chiuda e non voglia saperne di riaprirsi. Ma basta riagganciarsi alla rete per tornare a avere il controllo e poter ripartire. Se nei primi passi del viaggio di andata vi è ancora necessità di prendere dimestichezza con il Birò, già dopo i primi km si iniziano a padroneggiare il volante e tutti i comandi. E questo permette di godere a pieni polmoni di un viaggio lento, tra paesaggi che sembrano usciti dalle pennellate di un pittore. L’ideale per un turista a caccia della Toscana più autentica. Torniamo verso la base passando dalle viuzze antiche che adornano il cuore di Peccioli: belle, certo, ma strette. E con un Birò non c’è bisogno di calcolare i millimetri tra lo specchietto dell’auto e i muri. Lasciamo il Birò al parcheggio multipiano dopo un viaggio durato, in totale, poco meno di 2 ore, lasciandoci alle spalle un’esperienza divertente se vista dall’ottica di un visitatore, pratica e utile se guardata dal punto di vista della comunità pecciolese, commercianti e residenti.
Sarah Esposito
Ilenia Pistolesi