ILARIA VALLERINI
Cronaca

Pisa, pronto soccorso in affanno. "Pesa il gap organizzativo della nostra sanità territoriale"

La denuncia della Cgil Funzione pubblica di Pisa: "Le criticità interne a Cisanello rischiano di cronicizzarsi nei giorni festivi e prefestivi. Carenze di organico, di posti letto e di presidi"

Caos pronto soccorso cisanello (foto di: ENRICO MATTIA DEL PUNTA)

Caos pronto soccorso cisanello (foto di: ENRICO MATTIA DEL PUNTA)

Pisa, 8 agosto 2024 – «Una riorganizzazione a fisarmonica dei posti letto. Disagi per gli utenti che non tendono ad attenuarsi, in quanto, alla base resta il problema della carenza di organico di tutte le professioni sanitarie che appare irrisolvibile stante i tagli decretati dal Governo con evidenti ricadute a livello regionale e dunque sui nostri territori". La funzione pubblica Cgil Pisa denuncia "uno scenario preoccupante anche a livello locale, che specialmente in concomitanza dei giorni prefestivi e festività, crea inevitabilmente criticità interne al Pronto soccorso dell’Aoup di Cisanello, destinate a cronicizzarsi".

A pesare poi "sull’affollamento del Ps pisano" sono "le difficoltà organizzative delle attività territoriali che non riescono a fare da filtro per l’ospedale anche per la carenza di informazioni ai cittadini e turisti (in aumento nel periodo estivo) circa i servizi che possono trovare nelle varie case di comunità sul territorio pisano. Tutto ciò genera una mole di lavoro a tutto il personale umanamente non sostenibile", prosegue il sindacato.

«Come se ciò non bastasse – aggiunge – arrivano altre ambulanze che portano emergenze di tutti tipi, creando così anche una sorta di intasamento di ambulanze all’esterno con a bordo pazienti da visitare". Inoltre "da settembre l’Aoup non procederà con i rinnovi dei contratti del personale interinale che fino ad ora, hanno permesso di sopperire alle carenze di personale del comparto sanitario".

"La direzione aziendale – evidenzia la Cgil -, dal canto suo, ha attivato altri posti letto sicuramente insufficienti a sopperire alla mole di accessi e di ingressi. Torniamo dunque al tema principe, i letti si possono attivare ma con quale personale? Nel frattempo gli utenti rischiano di subire disservizi nella qualità dell’assistenza, ed in tutto questo il personale sfiancato dal carico di lavoro, rischia di essere preso di mira da cittadini scontenti, esausti ed impazienti, che fanno sfociare la loro rabbia in tentativi di aggressione verbale e fisica". A monte del problema c’è "un Governo che destina poco più del 3%, del Pil alla sanità, contratti precari, stipendi bassi e orari impossibili. Mentre il costo della vita aumenta, le risorse stanziate per il rinnovo del Ccnl del settore dal governo sono totalmente insufficienti".

La Cgil chiede "l’aumento delle assunzioni di personale sanitario superando i tetti di spesa e migliori condizioni di lavoro per trattenere i professionisti nel sistema sanitario nazionale e salvarlo dalla crisi attuale" appellandosi "alla direzione aziendale di Aoup, istituzioni locali e alla politica del territorio e alla Regione, senza creare allarmismi per trovare insieme possibili azioni di miglioramento".