ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Piscina, il Comune prova a riaprirla. Avviato l’iter per trovare un gestore

L’impianto è chiuso da mesi per problemi economici e strutturali. Serve un cronoprogramma per gli interventi

Piscina, il Comune prova a riaprirla. Avviato l’iter per trovare un gestore

La piscina comunale ha bisogno di interventi strutturali anche di efficientamento energetico e funzionale (foto d’archivio)

Una difficile matassa da sbrogliare per riaprire la piscina comunale di Fontecorrenti, chiusa da mesi e al centro di problemi di natura economica e strutturale. Ora la giunta guidata dal sindaco Giacomo Santi disegna un possibile cammino affinché vengano superate le attuali difficoltà per l’impianto natatorio, che ha necessità di interventi sia manutentivi che di efficientamento energetico e funzionale, che richiedono oltre ad ingenti risorse economiche e investimenti, un differimento temporale e un cronoprogramma attuativo su più annualità d’intervento, andando quindi ad interessare il bilancio pluriennale del Comune. In una fresca delibera, viene sancito di avviare le attività propedeutiche a una concessione in uso della sola palestra presente all’interno dell’impianto sportivo della piscina, compresi i locali di servizio ad uso spogliatoio e i bagni. L’atto prevede di avviare un’indagine esplorativa per capire il possibile interessamento all’uso della struttura, con le seguenti condizioni: l’apertura a società, associazioni, enti delle discipline sportive, iscritte all’albo del Comune, che operano senza finalità di lucro e che perseguano in modo stabile e continuativo il fine comune di gestire una o più attività sportive svolte anche in forma dilettantistica, con priorità per quelle che svolgono lattività nelle palestre. Fare, quindi, nuove valutazioni in merito a possibili forme di gestione o concessione dell’impianto anche con parternariato pubblico-privato.

Si prevede, nella delibera, un canone concessorio pari a 1000 euro. Ecco i costi delle utenze a carico dell’ente: un massimo pari al 50% delle spese presunte annue (luce e gas) per un massimo di 7 mila e 500 euro, cifra calcolata su un’ipotesi totale di 15 mila euro. Si prevede l’applicazione delle tariffe per l’uso della struttura, deliberate con atto dell’amministrazione comunale e un contributo a carico del Comune per un massimo di 1000 euro, che sia proporzionale al numero degli ingressi ed agli incassi effettuati. I proventi degli incassi saranno a disposizione del concessionario. La durata della concessione è prevista fino al 30 giugno 2025, con eventuale proroga.