SANTA CROCEIl primo bilancio del sindaco Roberto Giannoni vale 40 milioni di euro di cui 17 di spesa corrente. Invariati Imu, Tari e costi degli asili nido. Aumentano, invece, i servizi a domanda individuale. "Si tratta – spiega l’assessore al bilancio Renato Rusconi - di aumenti dettati non solo dalla necessità di chiudere il bilancio, ma anche dall’esigenza di fare un minimo di adeguamento delle tariffe dei servizi rispetto al costo della vita". Addizionale Irpef unica all’8 per mille con esenzione a 12mila euro di reddito con la promessa di rivederla ad aprile. "Chiudere il bilancio nei tempi previsti dalla legge non è stato facile – spiega il sindaco Roberto Giannoni – Abbiamo dovuto apportare dei correttivi come la revisione dell’Irpef, che impatterà minimamente sulle tasche dei contribuenti, scelta già adottata anche da molti comuni amministrati dal centrosinistra a dimostrazione che non era possibile non intervenire su questa forma di tassazione. Abbiamo previsto lavori di manutenzione della rete stradale per circa un milione di euro".
Gli aumenti di mensa e trasporto scolastico sono "piccoli ritocchi che si sono resi necessari per fare fronte all’aumento dei costi e per poter continuare a garantire i servizi". Equità sociale il principio seguito dall’assessora alla scuola Valentina Fanella che ha ridisegnato le fasce Isee."In questo modo per la mensa gli incrementi finali sono del 5 per cento per le fasce più deboli e del 10 per quelle con Isee più alto con esenzione fino al 3000 euro – spiega Fanella – Per quanto riguarda il trasporto scolastico ci sono 4 fasce Isee. Fino a 7mila euro aumento del 5 per cento, da 4,5 a 6 euro annui, da 7 a 15mila più 12-16 euro annui, da 15001 a 25mila aumenti da 16-20 euro all’anno e infine chi ha un Isee oltre 25mila euro avrà un aumento da 19 a 23 euro annui. "Questo bilancio in conclusione - spiega l’assessore Rusconi – è gravato da varie situazioni che abbiamo trovato e che in parte stiamo già cercando ci corregge. Gli aumenti applicati non erano evitabili, da li non si poteva sfuggire. Inoltre, ci sono vari crediti significativi che vantiamo verso altri enti e al momento non erano stati riscossi. Per evitare di andare a caricare in modo significativo tasse e tariffe, abbiamo utilizzato parte dell’utile delle farmacie, 200mila euro".