SAVERIO BARGAGNA
Cronaca

Operaio ustionato nell’incidente muore dopo tre mesi di agonia

Rogo alla Orazzini, il 45enne non ce l’ha fatta. Le lacrime del figlio

L’intervento dei vigili del fuoco alla ditta Orazzini Vernici dopo l’incidente

Ponsacco (Pisa), 6 luglio 2017 - Oltre novanta giorni di agonia in una lotta serrata fra la vita e la morte. Poi venerdì scorso la resa: Krzysztof Boguslaw Kurpan, 45enne operaio di origine polacca – rimasto ustionato nell’incendio all’azienda Orazzini il 28 marzo scorso – non ce l’ha fatta. Il suo cuore ha cessato di battere al Centro Ustioni di Cisanello nonostante le ripetute operazioni chirurgiche e tutte le cure del caso.

Un grave lutto si abbatte sulla cittadina del mobile dove Kurpan viveva da anni (17, per la precisione) integrato e apprezzato da tutti. Per settimane amici e parenti hanno sperato in un miracolo che però non si è avverato. Le condizioni dell’operaio infatti erano già parse disperate subito dopo l’incidente all’interno della ditta di Perignano. Nell’incendio l’esperto operaio aveva riportato ustioni di terzo grado sul 70 per cento del corpo.

L’incidente, lo ricordiamo, avvenne martedì 28 marzo intorno alle 7.10 del mattino. Krzysztof arrivò qualche minuto prima del solito al lavoro ed entrò nella cabina di verniciatura della fabbrica di via Umbria per terminare un incarico che evidentemente il giorno prima non era riuscito a concludere. Che cosa sia successo in quei pochi istanti però non è chiaro: «E forse non lo sapremo mai – spiega il figlio Bartek con grande compostezza e disponibilità –. Anche l’ipotesi della cenere della sigaretta che avrebbe innescato il rogo non convince fino in fondo. Tuttavia ci sono delle indagini in corso e vedremo quale sarà l’esito».

Quel che certo è che vi fu una terribile esplosione e le fiamme si svilupparono intorno al corpo del povero Bogdan (così lo chiamavano i colleghi) che cercò aiuto all’esterno bussando disperato e sanguinante alla porta della ‘Promek - Produzioni metalliche’. Arrivati i sanitari sul posto il 45enne fu portato subito al centro grandi ustionati di Cisanello, reparto dalla quale non è più uscito. Gravi anche i danni alla ditta che è tornata a lavorare fra mille sacrifici.

«I funerali? – continua il figlio –. La cerimonia sarà celebrata a Ponsacco: mi è sembrato giusto così visto che il paese ci è stato davvero molto vicino. Voglio ringraziare anche gli Orazzini per tutto quello che hanno fatto per mio padre: prima e dopo. Così come colgo l’occasione per ringraziare l’ospedale di Cisanello: il reparto del centro ustioni è stato eccelso». La salma dell’operaio si trova attualmente in medicina legale in attesa dell’autopsia.