
Il Palazzo rosa di via Rospicciano al centro di un piano di sgombero dopo anni di polemiche e svariati fatti di cronaca (foto d’archivio)
Ponsacco (Pisa), 1 marzo 2025 – “Sul palazzo di via Rospicciano voglio aggiornare la cittadinanza che abbiamo fatto delle cose, alcune mancano ancora, ma stiamo facendo un percorso in progressione e stiamo andando verso il risultato. E visto che in questi mesi ho parlato poco perché mi piace lavorare a testa bassa, ora voglio rispondere a qualche castroneria”. E’ diretto e non fa giri di parole il sindaco di Ponsacco Gabriele Gasperini che ieri, insieme alla sua giunta, ha incontrato la stampa per informare i cittadini. E parte da quelle che lui reputa castronerie: “La prima riguarda la voce che qualcuno ha messo in giro sul trasferimento di tutti i nomadi a Pontedera – tuona il primo cittadino – Ecco, mi viene da ridere perché so bene che il modello Ponsacco è ciò che non si deve fare. E’ stato un esperimento di ingegneria sociale mostruoso. Quindi chi dice così non mi conosce”. E Gasperini spiega il suo piano: trasferire i Rom in piccoli gruppi nei vari paesi della Provincia e della Regione. “Seconda falsità: noi stiamo gestendo il problema – continua il sindaco – I nomadi sono arrivati nel 2016 ed erano 114 e oggi sono 55. Quindi abbiamo lavorato a testa bassa”.
Terzo punto: “Un ex assessore va in giro dicendo che non dovevo accettare i soldi della Regione perché altrimenti non avrei potuto trasferire le famiglie come da programma. Peccato che a tutte le riunioni, questo assessore (Samuele Ferretti, ndr) quando ci hanno fatto questa proposta ha taciuto. Quindi chi tace acconsente. E se non credete a quel che dico potete chiedere al sindaco Matteo Franconi che era presente o agli assessori regionali”. E Gasperini va al contrattacco: “C’è chi chiama i sindaci per terrorizzarli. E i limiti territoriali della Società della salute sono un falso problema perché ci sono comuni come Pomarance o Montecatini Valdicecina che potrebbero accogliere piccoli nuclei senza creare particolari problemi”.
Oggi al Palazzo rosa sono presenti 9 famiglie Rom e l’amministrazione comunale conta di trovare il modo di trasferirne ancora circa la metà. Poi si potrà procedere con l’ordinanza di sgombero per chi non accetterà l’offerta. “Prima c’erano gruppi che puntavano i piedi, ma ora hanno capito che abbiamo chiuso il cerchio e che l’ordinanza è in arrivo”, aggiunge Gasperini spiegando che dei 55 rom ancora che vivono nel palazzo alcuni presentano “fragilità“ o appartengono famiglie con minori. Ecco spiegato perché saranno utilizzati soldi pubblici per i trasferimenti. “E sono procedure che si applicano a tutti i cittadini”, sottolinea la giunta in risposta a chi ha sollevato perplessità sullo stanziamento dei soldi.
Intanto, ecco la replica a distanza di Ferretti: “Si conferma ancora la mancanza di coraggio di questa amministrazione, che invece di cercare di risolvere i problemi come promesso in campagna elettorale, si è adagiata sulla linea tracciata dalla precedente amministrazione. Appena la Giunta ha avuto certezza della mia contrarietà al piano di ricollocamento sono immediatamente espulso e mi è stata tolta ogni possibilità di fare scelte coraggiose”.