
Preoccupazioni sui lavori che hanno portato alla chiusura della strada
CALCINAIATra i disagi per gli automobilisti e quelli economici delle aziende, Confcommercio alza la voce e grida l’allarme. "Sono passati più di sette mesi dalla chiusura totale del Ponte della Botte, ma oltre al continuo slittamento della data prevista per la riapertura riteniamo inaccettabile il silenzio che sta seguendo le nostre richieste" la preoccupazione del referente sindacale di Concommercio Provincia di Pisa, Luca Pisani.
"Dopo l’ultima riunione del 28 gennaio – dice l’associazione – abbiamo immediatamente inviato una pec alla Provincia di Pisa per conoscere il cronoprogramma sottoscritto a suo tempo dalla ditta appaltatrice e contestualmente richiedere l’applicazione di penali per questi ritardi insopportabili. Nonostante le rassicurazioni ricevute continuiamo a rimanere all’oscuro di quali siano i reali tempi stimati per la conclusione dei lavori che stanno mettendo in ginocchio le imprese, ma soprattutto se ci sia la volontà di un impegno in favore delle aziende gravemente penalizzate. La nostra proposta l’abbiamo messa nero su bianco: applicare le penali alla ditta appaltatrice e destinare gli introiti alle attività danneggiate, come forma di ristoro".
Lo studio legale degli avvocati Francesca Calamita e Alessandra Gherardini, che tutela alcune delle attività ubicate in prossimità del Ponte alla Botte, sia sul versante di Calcinaia che su quello di Vicopisano, stima che il crollo del fatturato sia del 90-95%, ritenute a rischio chiusura definitiva.
A fare il punto per l’ente provinciale, il presidente Massimiliano Angori. "I lavori a cura della Provincia di Pisa – spiega – stanno proseguendo con tutta una serie di criticità collegate al reperimento dei materiali, elemento che fin dall’inizio purtroppo ha condizionato l’andamento dell’intervento. La ditta attualmente ha demolito la seconda e terza trave. Sulla seconda sono stati posati in opera gli appoggi per montare la nuova trave. Devono ancora arrivare le altre due travi per posarle in opera. La ditta sostiene che sono in arrivo, tuttavia la struttura tecnica provinciale sta monitorando costantemente le lavorazioni, perché consapevole delle difficoltà oggettive, così come la nostra amministrazione, per le comunità interessate e le attività commerciali, per le quali il Governo purtroppo ci ha sottolineato che non sono possibili ad oggi forme di ristoro. Al momento la ditta conferma il cronoprogramma con una riapertura parziale per metà aprile, e la struttura tecnica provinciale sta monitorando il cantiere in attesa di capire, proprio insieme alla ditta, la complessità delle operazioni ancora da avviare".
Dunque, l’ultimo cronoprogramma del 28 gennaio, che vedeva la parziale riapertura del ponte verso metà aprile, sembra per il momento rispettato nonostante le varie criticità incontrate durante gli interventi in cantiere.