REDAZIONE PONTEDERA

Via libera agli insetti da cucinare. «Non saranno mai nei nostri menu»

Ristoratori cinesi e giapponesi: «Macché!» . E gli strani siamo noi

Insetti come cibo

Pontedera 26 novembre 2017 - «Gli insetti? Giammai! Lontani da queste pentole». Formiche, grilli e «colleghi» a sei zampe potranno tirare un sospiro di sollievo almeno a queste latitudini: nonostante il via libera dell’Unione Europea, nessun ristorante asiatico della zona preparerà piatti a base di locuste, scarafaggi o quant’altro. La nostra piccola inchiesta si ispira ad un regolamento Ue che ha fa molto discutere: dal primo gennaio 2018 l’Europa permetterà di riconoscere gli insetti sia come nuovi alimenti, sia come prodotti tradizionali da Paesi terzi, in particolare quelli asiatici. Si potrà quindi produrli e venderli anche in Italia. Ma siamo sicuri che nei ristoranti orientali della nostra zona troveremo qualcosa di simile? I cinesi della Vespa neppure ci pensano lontanamente: «Insetti nei nostri menu? – resta a bocca aperta Luca, occhi a mandorla ma accento pontederese doc nel ristorante Wok d’Oriente sulla Toscoromagnola – Mamma mia! No, assolutamente no! Non ci abbiamo neppure pensato. Mi darebbe anche fastidio cucinarli. E poi, sicuramente, nessun italiano mangerebbe mai una cosa simile». «Noi – continua Luca – facciamo una cucina cinese che ha una decisa contaminazione locale. Non prepariamo piatti esattamente come vorrebbe la cucina tradizionale cinese altrimenti...».

Al ristorante giapponese «Zen» in via Vittorio Veneto la reazione è simile: «Ma siete proprio sicuri che in Cina mangiano gli insetti? – ci chiede il titolare –. Io, personalmente, non l’ho mai fatto e non lo farò mai. Probabilmente si tratta di qualche tradizione delle montagne. Non certo nelle città. Comunque qui non troverete mai insetti nel piatto». Sun Ke Shan e Luciano Shan ribadiscono: «Niente insetti». Al «Kaoru Sushi Restaurant» in via Pisana, Jun Kobayashi indossa un’elegante camicia nera e ci accoglie con un sorriso: «In Giappone – mette le mani avanti – un tempo si mangiavano le locuste come facevano anche in Palestina, basti ricordare ciò che si dice nel Vangelo di San Giovanni Battista. Ma potrete stare certi che mai, noi, potremmo pensare di mettere un insetto nel piatto». Così va a finire che i più strani forse sono proprio quelli di Bruxelles.