
Soldi dalla Regione e dagli industriali. Tre milioni di euro per ampliare e far diventare più performante il Polo tecnologico conciario (Poteco) e supportare così il futuro del Distretto industriale di Santa Croce. L’iter è stato approvato dal Consorzio tra i Comuni di Santa Croce, San Miniato, Fucecchio, Castelfranco, Santa Maria a Monte e Montopoli. Poteco è una realtà unica nel suo genere a livello europeo per lo sviluppo, la ricerca e la formazione delle lavorazioni specialistiche della filiera concia-calzatura. In quegli spazi si formano i ragazzi delle superiori e dell’Università di Pisa, vengono effettuate analisi per le case di moda internazionali e per i loro fornitori, vengono compiuti progetti di ricerca per lo sviluppo di nuovi prodotti e nuovi processi, studiate soluzioni per ridurre gli impatti ambientali, economici e sociali delle lavorazioni. Il nuovo progetto prevede un ampliamento degli spazi e nuovi laboratori per i servizi di analisi e di trasferimento tecnologico per la formazione delle maestranze, oltre a creare un’area dedicata interamente alla ricerca con un dimostratore tecnologico. La Regione stanzia 1,7 milioni di euro, l’altro milione e 300mila euro arriva dai privati soci del Poteco, cioè gli industriali.
"Siamo orgogliosi di questo progetto – dicono i sei sindaci dei Comuni del Distretto di Santa Croce – e di questo modo di lavorare del pubblico e del privato. Siamo riusciti, tutti insieme, ancora una volta e nonostante la crisi generale, a dare un segno della volontà di non arrendersi mai del nostro territorio. Ringraziamo la Regione che continua a credere in questo progetto e investire in questo territorio". "Questo progetto – dice l’amministratore delegato di Poteco Luca Tempesti – è un ulteriore processo di consolidamento e crescita del Poteco. Una crescita che è un’opportunità per l’intero distretto". "Voglio ringraziare il presidente Giani e l’assessore Marras perché sono stati di parola – dice il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo – Col Distretto del conciario e con Santa Croce avevamo preso un impegno: investire sul polo tecnologico. Lo abbiamo mantenuto".
g.n.