Precipita un deltaplano. Morti pilota e passeggero

Tragedia all’aviosuperficie di San Miniato: le vittime avevano 59 e 41 anni. Possibile un guasto al motore. Tutto è avvenuto sotto gli occhi dei familiari.

Precipita un deltaplano. Morti pilota e passeggero

Precipita un deltaplano. Morti pilota e passeggero

di Gabriele Nuti

SAN MINIATO (Pisa)

Un guasto o un errore nella manovra di atterraggio. Potrebbero essere queste le cause della tragedia di ieri mattina sulla pista per ultraleggeri Tuscany Flight di Ponte a Egola, frazione di San Miniato, in provincia di Pisa. Due uomini sono morti sul colpo nell’ultraleggero precipitato in fase di atterraggio. E’ successo poco dopo le 11. Le vittime sono il cinquantanovenne Paolo Fagiolini, tappezziere di Ponsacco, pilota esperto e grande appassionato di volo, e il quarantunenne Riccardo Montanari, residente a Chianni e originario di Bientina dove vivono ancora i genitori. L’incidente è successo sotto gli occhi della moglie e dei due figli di quest’ultimo che stavano aspettando il rientro del padre dal suo primo volo.

Sull’incidente stanno effettuando indagini i carabinieri della compagnia di San Miniato. Stando a quanto si è potuto apprendere, Fagiolini era ai comandi dell’ultraleggero, Montanari seduto dietro. All’improvviso, quando si trovava esattamente sulla verticale al centro della pista di 400 metri del Tuscany Flight, il velivolo – tecnicamente un ultraleggero pendolare perché il carrello e il motore sono attaccati a una vela tramite un pendolo – ha iniziato a rotare su se stesso prima di cadere sull’erba. Per i due uomini non c’è stato niente da fare. Entrambi sono morti sul colpo. Per Paolo Fagiolini era l’ultimo volo di ieri mattina. Prima di Riccardo Montanari aveva portato ad ammirare San Miniato e la pianura la moglie del 41enne.

Sulla pista di atterraggio degli ultraleggeri Tuscany Flight, che si trova nell’area sportiva di Casa Bonello, sono arrivati ambulanze, automedica, elisoccorso Pegaso, vigili del fuoco e carabinieri. I primi a cercare di soccorrere pilota e passeggero sono stati alcuni soci dell’associazione che si trovavano vicino all’hangar e che hanno visto in diretta le fasi drammatiche dell’incidente. E sono stati anche i primi a capire che per Paolo e Riccardo non ci sarebbe stato niente da fare. I sanitari hanno provato a tenerli in vita mettendo in pratica le manovre rianomatorie, ma tutto è stato inutile.

Il presidente di Tuscany Flight, Franco Castellani, parla di "tragedia inspiegabile". "Ho visto gli ultimi quindici metri del velicolo precipitare e il violento impatto sull’erba della pista – dice Castellani – Non si sa cosa possa essere successo. Se è stato un errore umano, un guasto o un malore del pilota. Paolo aveva il brevetto dal 2000 ed era un nostro socio e amico. Siamo tutti molto addolorati".