REDAZIONE PONTEDERA

Le telecamere di Mediaset dal prete nel mirino dei ladri

L'inviata di Quinta Colonna è arrivata ieri a Casciana Terme per raccontare la storia di don Angiolo Falchi

La troupe in chiesa

Casciana Terme, 16 gennaio 2016 - Pur con qualche perplessità don Angiolo Falchi, parroco di Casciana Terme, si è seduto davanti la telecamera ed ha raccontato il suo ultimo anno nel mirino dei ladri. Quasi una persecuzione. Ben otto furti in quattordici mesi, uno in chiesa e sette in canonica. Le telecamere erano quelle di Quinta Colonna, la trasmissione condotta da Paolo Del Debbio che lunedì si occuperà di sicurezza. Così la troupe di Rete Quattro ieri ha bussato alla porta di don Falchi.  «L’ultima volta c’è stata una strana coincidenza – ha raccontato il sacerdote – Non ero a casa, ma in un paese qui vicino ed ho trovato due gomme bucate della macchina. Intanto in canonica c’erano i ladri: secondo me hanno fatto in modo che non potessi correre allo scatto dell’allarme..». Nel mirino sempre i soldi. Due volte, in particolare, i ladri sono stati puntualissimi: sono entrati in azione la sera prima del giorno in cui il sacerdote avrebbe depositato i contanti al sicuro in banca. Il primo a non spiegarsi tanto accanimento è lui. «Non mi sento perseguitato – dice – Non ho motivo, non credo di avere nemici». magari un po’ di sfortuna. Prima di arrivare a Casciana Terme, cinque anni fa, don Angiolo ha provato anche le botte. A Casciana Terme le telecamere della videosorveglianza più volte hanno ripreso in volo i ladri: «Ma non si conoscono – precisa il prete – I video non sono stati di aiuto, anche se i carabinieri li hanno cercati eccome». In chiesa invece in questi mesi hanno rubato una volta sola: la mattina dopo non trovò un calice e un incensario dell’800 che non erano stati riposti dalla sera prima. I furti però, per lo più, hanno puntato ai soldi. Come fare? «Educare alla legalità, al rispetto egli altri, questo serve e questo, purtroppo, manca spesso. Io sono tranquillo, spero non vogliano arrivare a dieci e fare conto pari».