Dal quotidiano impegno sul territorio a quello in eventi eccezionali come quello attuale per l’alluvione in Emilia Romagna. Ogni giorno i volontari della Pubblica Assistenza di Pontedera sono impegnati nel trasporto sanitario e interventi di emergenza (sono stati 3.766 nel 2023), trasporti sociali (7.049), servizi sportivi (87) e di protezione civile (31) ma anche la ricerca delle persone con il nuovo gruppo cinofilo. E poi l’attività ambulatoriale e diagnostica.
Le strutture e i servizi sono migliorati di anno in anno e l’obiettivo è quello di crescere sempre di più. Alla fine del 2023 erano 2.643 soci, ad oggi si contano 2.812 soci e circa 90 volontari. "Cerchiamo di essere sempre più presenti e sempre più attivi sul territorio per il territorio, in rete con le altre associazioni e con la collaborazione degli enti pubblici" ha detto ieri mattina, in occasione della festa per i 120 anni di fondazione dell’Anpas, Grazia Marchetti, presidente della Pubblica Assistenza di Pontedera che poi ha ripercorso la storia dell’associazione cittadina, nata prima del 1904. Era il 28 febbraio 1882, prima all’interno della Società dei Reduci delle Patrie Battaglie e della Fratellanza militare, poi l’autonomia negli anni successivi. Il fascismo pose fine alla P.A. di Pontedera nel 1932. Dopo la fine della guerra, nonostante la nascita di una Repubblica e di uno Stato democratico, la rinascita della P.A. non fu così immediata e dobbiamo attendere il 1979 per vedere ricomparire a Pontedera una nuova P.A. Il 2001 segna una tappa importante nella vita della associazione. Si corona il sogno con l’inaugurazione della nuova sede di proprietà. Da quel momento è iniziata l’attività di tipo ambulatoriale e diagnostico, si è costituita la Fondazione Pubblica Assistenza che si è fatta carico dei servizi cosiddetti commerciali, e nello scorso maggio è stato inaugurato il nuovo edificio che ospita gli ambulatori e gli strumenti per la diagnostica. "È giusto ringraziare gli uomini e le donne della Pubblica Assistenza per il lavoro fatto negli anni – ha detto il sindaco Matteo Franconi –. Spesso diamo per scontato che quando componiamo il 118 arriva l’ambulanza o l’impegno durante le allerte meteo. Dietro ci sono impegno e risorse".
Luca Bongianni