GABRIELE NUTI
Cronaca

Ragazzo arrestato a scuola. Minacce ed estorsioni ai compagni con fragilità

Il sedicenne sorpreso dai poliziotti mentre si faceva consegnare 30 euro. Indagini su un gruppo di altri studenti che avrebbero agito come “aguzzini“.

Le indagini della polizia (foto d’archivio)

Le indagini della polizia (foto d’archivio)

PONTEDERAMinacce, ristorsioni, estorsione di denaro. Fino a 50 euro al giorno. Un gruppetto di studenti, tutti minorenni, di un istituto Secondario di secondo grado del Villaggio scolastico di Pontedera, da tempo aveva preso di mira alcuni studenti in situazione di fragilità tutelata. Ragazzi che, più di altri, hanno difficoltà a reagire e a dire di no. Che hanno più problemi di altri anche a denunciare, per vergogna o per paura di ulteriori ritorsioni. Finalmente, grazie ad alcune segnalazioni, i poliziotti del commissariato di Pontedera hanno potuto mettere fine a questa serie di vergognose azioni delittuose.

Un sedicenne è stato arrestato perché sorpreso in flagranza di reato mentre si faceva consegnare 30 euro da una delle vittime. Su altri ragazzi – tutti facenti parte della "banda di aguzzini" – sono in corso accertamenti da parte della stessa polizia. L’operazione di polizia giudiziaria – come anticipato ieri dal nostro giornale – è stata condotta dai poliziotti del commissariato di piazza Trieste la mattina del 22 gennaio, d’intesa con la Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni.

"Attraverso un sistema di continue vessazioni e minacce – spiegano dalla polizia – le vittime erano costrette a consegnare somme di denaro giornaliere, fino a 50 euro, agli estorsori, sia fuori la scuola che all’interno dell’edificio scolastico durante le ore di lezione non denunciando per timore di ritorsioni gravi ma vivendo una situazione di grave disagio personale al punto che non volevano più frequentare la scuola. L’attività investigativa posta in essere ha consentito l’arresto in flagranza del reato di estorsione aggravata nei confronti di un 16enne sorpreso mentre si faceva consegnare la somma di 30 euro. L’arrestato è stato accompagnato all’Istituto penale minorile di Firenze a disposizione dell’autorità giudiziaria. Le indagini proseguono per identificare gli altri ragazzi coinvolti nelle estorsioni ai danni dei loro compagni di scuola".

La gravità di quanto è successo nelle aule, nei corridoi, negli spazi esterni dell’Istituto Secondario di secondo grado – del quale non specifichiamo il nome per tutelare in particolare le vittime – è chiaramente comprensibile. Da quando questo calvario è iniziato sarebbe considerevole la somma di denaro che, complessivamente, il gruppetto di studenti minorenni è riuscita a sottrarre ai compagni di scuola più fragili. Chiaramente l’azione delittuosa è aggravata dal fatto che è stata commessa su ragazzini con problemi. Ragazzini che, invece di essersi sentiti accolti e considerati alla pari degli altri, si sono visti strappare anche quelle poche certezze che rappresentano alcune decine di euro in tasca. Fino al punto di non voler più andare a scuola.

gabriele nuti