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Rapina, due condanne

Rigettato il ricorso per Cassazione: i due agirono con le armi e insieme ad un minore

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Resta la condanna stabilita dalla Corte d’appello di Firenze che, in riforma della sentenza di primo grado (davanti al gup di Pisa con rito abbreviato), aveva riconosciuto ai due imputati le attenuanti generiche, mantenendo tuttavia il giudizio di equivalenza con le aggravanti, e quindi senza alterare l’entità dell’apparato sanzionatorio. Gli ermellini hanno quindi dichiarato inammissibili i ricorsi di Leonardo Bajram e di Eris Bajram, di osrigini macedone e rispettivamente di 22 e 24 anni ritenuti responsabili, in via definitiva del reato di rapina pluriaggravata, commessa a Santa Croce sull’Arno il 24 aprile del 2019. I due giovani avevano proposto ricorso davanti al Suprema Corte di Cassazione, a mezzo di un unico difensore, lamentando poprio la mancata rideterminazione della pena, nonostante il riconoscimento delle attenuanti generiche. Nel caso in questione – scrivono i giudici di legittimità – "la corte ha illustrato tali ragioni, richiamando la oggettiva gravità del fatto, l’uso di armi e di più persone per commetterlo, l’essersi gli imputati avvalsi di minori per la consumazione della rapina, oltre che della sussistenza della recidiva in capo a entrambi i ricorrenti".

Da qui anche la condanna al pagamento di 3 mila euro a favore della cassa delle ammende. Gli arresti, si apprende, scattarono qualche settimana dopo il fatto contestato quando i carabinieri di Santa Croce eseguirono le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Pisa nei confronti dei due due giovani. Le indagini dei militari dell’Arma avevano individuato un quadro di gravi indizi di colpevolezza a carico degli imputati ritenuti responsabili di rapina nei confronti di coetanei.

C. B.