GABRIELE NUTI
Cronaca

Tra reati e maleducazione: è allarme per gli studenti. "Mancano le famiglie"

Dopo i due assalti ai pullman di linea e l’episodio del giovane aggrappato al bus parlano il sindaco e i presidi delle superiori: "La scuola di più non può fare"

Pontedera, 24 dicembre 2023 – Quando non prendono a pugni i vetri dei pullman o minacciano gli autisti, si aggrappano ai bus come scimmie. E’ allarme per il comportamento di alcuni studenti. Tre episodi in un mese e mezzo, tutti a Pontedera, sono troppi. Il sindaco Matteo Franconi chiede di non fare di tutta l’erba un fascio e ritiene che "quel che serve è un’azione collettiva di istituzioni, famiglie, stato in generale che parta dall’educazione e preveda il coinvolgimento attivo della maggior parte dei coetanei che riconoscono e censurano la stupidità e l’errore di alcuni".

"Non esistono soluzioni semplici ma nessuno, noi in primis – conclude Franconi – ci tireremo indietro per cercare di non trascinare una generazione in una dimensione negativa".

Il preside dell’Itcg Fermi chiama in causa le famiglie: "A scuola facciamo educazione civica, diamo regole, ma poi evidentemente quello che c’è fuori, sia reale che virtuale, è più forte dei nostri messaggi". "Mancano le famiglie – aggiunge Vittipaldi – Negli anni passati era la famiglia che rafforzava il messaggio educativo della scuola ora è la scuola che deve rafforzare il messaggio, o addirittura sostituirlo, delle famiglie. Questi ragazzi agiscono per imitazione di altri. L’unico modo è sanzionarli pesantemente. Autolinee deve fare denuncia perché si tratta di reati".

"Cosa fanno gli altri soggetti del territorio preposti alla legalità? – si chiede la dirigente dell’Ipsia Pacinotti Maria Giovanna Missaggia – Dentro gli autobus dovrebbero esserci sempre i controllori. Le forze dell’ordine stanno facendo più che a sufficienza con le forze che hanno. La scuola più di quello che sta facendo è impossibile che possa fare".

Secondo la preside del liceo Montale "è in atto una seria emergenza educativa". "La scuola fa educazione civica, incontri con la Polizia, progetti che promuovono lo star bene in aula, sportello d’ ascolto psicologico, promuove il rispetto delle altre culture – conclude Orsini – Credo che il problema sia in questa società che punta al culto del perfetto, dell’apparire, del lavoro facile come influencer. E, invece, scuola, famiglia, società civile e media dovrebbero promuovere la cultura del rispetto e che è più importante essere che apparire.

"La scuola cerca costantemente di educare al rispetto delle persone e delle cose – così il dirigente dell’Itis Marconi, Pierluigi Robino – Certi comportamenti rientrano nell’ambito dei reati e sarebbe utile per tutti se venissero trattati come tali". "Da sempre la scuola si adopera a formare buoni cittadini e giovani rispettosi delle leggi", chiosa Sandro Scapellato, preside del liceo XXV Aprile.