CARLO BARONI
Cronaca

Rebus giudice di pace: "Comuni verso l’intesa per garantire personale"

Parla il sindaco Giglioli: "Cerchemo anche disponibilità fra i dipendenti"

Parla il sindaco Giglioli: "Cerchemo anche disponibilità fra i dipendenti"

Parla il sindaco Giglioli: "Cerchemo anche disponibilità fra i dipendenti"

Per l’ufficio del giudice di pace, dopo l’incontro a Pisa, c’è qualcosa di più di uno spiraglio. La questione, ovviamente, non è definita. Ma il salvataggio potrebbe andare a buon fine se tutte le caselle torneranno al loro posto. E’ il sindaco di San Miniato Simone Giglioli ad illustre quali step ci cono davanti da superare nelle prossime settimane. Alla luce, appunto, di quanto emerso in tribunale tra i quattro sindaci del comprensorio del Cuoio, il presidente dell’ordine degli avvocati Paolo Oliva e la presidente del tribunale Beatrice Dani: Castelfranco e Santa Croce hanno dato una disponibilità a contribuire parzialmente i costi del personale del Giudice di pace e non lasciare , di conseguenza, San Miniato da sola a sostenere tutto lo sforzo.

"Intanto l’unità oggi distaccata dal Comune di Santa Croce resterà ancora due mesi all’ufficio di piazza Bonaparte – spiega Giglioli-. Il Comune di San Miniato provvederà a breve a reintegrate la dipendente che va in pensione". Quindi c’è ancora più margine di tempo per riassestare tutto l’organico che serve per mandare avanti il presidio di giustizia di San Miniato che ha competenza su tutti i Comuni del Comprensorio del Cuoio. "Nel frattempo – aggiunge Giglioli – avvieremo un procedimento per accogliere eventuali disponibilità del personale ad entrare a far parte dell’organico del giudice di pace. Questo ci consentirà di individuare la risorsa mancante".

"Inoltre – conclude il primo cittadino o di San Miniato – procederemo con un intesa fra i quattro Comuni che regoli i rapporti, formalizzi l’impegno di ciascuno per il mantenimento del servizio". Che, diversamente, se non andassero in porto le iniziative in atto, rischierebbe davvero di lasciare la sede e portare il "Cuoio" a dover gravitare nella giurisdizione del giudice di pace di Pontedera. Ci sono ancora dettagli da definire e, appunto, personale da trovare. Ma l’intesa politica di massima c’è. E questa è una prima garanzia fondamentale per puntare a mantenere l’ufficio.

Carlo Baroni