CARLO BARONI
Cronaca

Rebus giudice di pace: "La scelta è dei Comuni"

Il presidio di giustizia è davvero a rischio e si mobilitano anche gli avvocati. Il sindaco: "Ci mettiamo un dipendente, all’altro pensino gli altri municipi".

Il sindaco Simone Giglioli

Il sindaco Simone Giglioli

"Noi faremo la nostra parte e procederemo a reintegrare l’unità di personale che va in pensione". L’ha detto il sindaco Simone Giglioli dopo l’incontro con i professionisti, dedicato alla vicenda del giudice di pace. Una ventina i legali presenti, anche il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Pisa, avvocato Oliva. Il presidio di giustizia di piazza Bonaparte, come noto, rischia la chiusura per mancanza del personale che, fino ad oggi, è stato fornito dai Comuni proprio per garantire il permanere di questo servizio. Una scelta portata avanti con tenacia, dopo che la città – che un tempo aveva il Tribunale – perse poi anche la Pretura alle soglie degli anni Duemila. I Comuni troveranno la quadra per non far perdere al Comprensorio del Cuoio (perché tutto il territorio della zona è competenza dell’ufficio giudiziario di San Miniato) la sede del giudice di pac ? Chi sarà disposto a mettervi risorse? Queste sono le domande cruciali. E noi le giriamo al sindaco Simone Giglioli

Sindaco, cos’è emerso dalla riunione con gli avvocati?

"Per prima cosa, è emersa la determinazione con cui gli avvocati sono intenzionati a difendere la sede del giudice di Pace di San Miniato. L’hanno detto con molta chiarezza".

Ma cosa possono fare?

"Lo stesso presidente dell’Ordine, avvocato Oliva, ha detto che parlerà con tutti i sindaci di riferimento dell’ufficio di San Miniato. E farà un incontro con il presidente del tribunale di Pisa, dottoressa Beatrice Dani".

Il Comune di San Miniato cosa farà?

"Noi metteremo un dipendente. L’altro dovrà arrivare dagli altri Comuni. San Miniato non riesce a far tutto da sola ed a reggere sulla proprie spalle i costi complessivi per mandare avanti la struttura".

Le altre amministrazioni...

"Mi sembra che gli indirizzi di massima siano già emersi. Castelfranco si è già tirata indietro dicendo che alla fine, forse, per i castelfranchesi sarà più comodo andare a Pontedera".

E Santa Croce?

"Fin qui lo abbiamo gestito insieme. Noi ci mettiamo un dipendente. A questi punti la scelta spetta al sindaco Giannoni. Una cosa è certa e lo ribadisco: non possiamo farci carico del cento per cento del mantenimento di un servizio che non è comunale. Non posso tagliare il trasporto scolastico, per fare un esempio, per mantenere il giudice di pace. Diverso è se tutti ci mettiamo un pezzo".

Carlo Baroni