"È uno degli obiettivi del nostro mandato che sono contento di aver raggiunto, a maggior ragione perché l’investimento nella cultura è sempre più una rarità". C’è soddisfazione nella voce del sindaco di Bientina, Dario Carmassi, nell’annunciare che la città ha nuovamente il suo Museo etrusco. Proprio in questi giorni sono stati ultimati i lavori di quello che era il piccolo spazio espostivo nella chiesetta di San Girolamo e che torna in una nuova veste, più grande e più ricca, nella ristrutturata Torre del giglio.
Un investimento da circa 560mila euro, per la maggior parte (325mila) finanziati dalla Regione per allestire e restaurare i reperti di ciò che sarà il "Museo di storia antica del territorio" e che aprirà ufficialmente i battenti a marzo 2025, una volta conclusi i lavori di rifinitura “fatti per bene“. "Il museo sarà un’area di circa 350 metri quadri calpestabili — spiega il sindaco Carmassi — a cui si aggiunge un lucernario ricoperto con un pavimento di vetro, che sarà sfruttato come spazio espositivo per le teche. Inoltre, c’è una sala per i laboratori archeologici dedicati alle scuole primarie e secondarie. All’interno — prosegue — sarà esposta una collezione molto ricca grazie al contributo delle varie sovrintendenze toscane che ci hanno dato in custodia tutti i reperti che avevano di Bientina".
Un patrimonio contenuto in circa 60 casse piene di oggetti antichi di origine etrusca, romana, protoromana e anche greca. "Esporremo — sottolinea il sindaco — pezzi bellissimi come un cratere attico, vasellame di varia fattura e dimensione, antica oreficeria come spille e fibule, legno fossile proveniente dalle palafitte e simili. Si tratta di un tentativo di riappropriarci di un pezzo della nostra storia che spesso dimentichiamo (peraltro una delle poche testimonianze della presenza degli etruschi a nord dell’Arno), oltre a valorizzare il centro storico medievale di Bientina".
Ma il progetto non si ferma al solo museo. Come spiega Carmassi, al fianco della ristrutturazione è stato messo in piedi "un progetto di gestione col quale puntiamo al riconoscimento di “Museo di rilevanza regionale“". Un’idea ambiziosa per la quale è stata ingaggiata anche la Fondazione Pisa, che ha finanziato con 10mila euro il "museo diffuso": una serie di pannelli informativi e indicativi posizionati nei pressi della Torre civica per indirizzare i visitatori. Indipendentemente dal riconoscimento regionale, sarà un’occasione di promozione per Bientina.
"Mi auspico che il museo — aggiunge l’assessore alla cultura di Bientina Alessia Vincenti — sia un veicolo di attrazione per i turisti e ci aiuti a inserire la nostra città nella rete dei comuni, integrando il patrimonio locale in un contesto più ampio e facendo vivere tutto il nostro ricco e variegato territorio, che ha tante possibilità a partire dal paesaggio per arrivare alla cultura e alla gastronomia. Il futuro è pensare il turismo come una rete".