ILENIA PISTOLESI
Cronaca

Salasso Tari, Santi contrattacca: "Rincari decisi da altri enti. Il Comune è l’ultimo anello"

Aumento della tariffa del 7%. Il municipio ha potuto solo calmierare i prezzi con fondi propri "Ci sono una serie di incastri di aziende che, a mio dire, non agevolano i costi finanziari".

Salasso Tari, Santi contrattacca: "Rincari decisi da altri enti. Il Comune è l’ultimo anello"

Aumento della tariffa del 7%. Il municipio ha potuto solo calmierare i prezzi con fondi propri "Ci sono una serie di incastri di aziende che, a mio dire, non agevolano i costi finanziari".

Un aumento della tariffa dei rifiuti che segna un più 7% per Volterra e che riguarda non solo il colle etrusco ma anche i campanili sotto l’egida della lunga catena di enti e gestori, da Ato Toscana Costa (che ingloba oltre cento municipi) a Reti Ambiente fino a Rea, passando per Arera, l’ente terzo che stabilisce i metodi di calcolo della Tari. Il Comune dal 2021, si è trasformato in una sorta di esattore della Tari. "Non è affatto semplice digerire questa diramazione di enti, sino ad arrivare al Comune – sottolinea il sindaco Giacomo Santi – i Comuni sono tutti sulla stessa barca e sono diventati partite di giro di decisioni che giungono da altri enti".

Così Palazzo dei Priori ha dovuto mettere sul piatto risorse proprie per calmierare le tariffe: "Ad aprile arriva comunicazione al Comune di una proposta di Reti Ambiente al 9,5%. Quel che abbiamo fatto è stato un lavoro di recupero da parte degli uffici comunali, mettendo risorse proprie, per giungere ad una media del 7%. E’ un meccanismo che non dipende dal Comune, e questo è concetto che è necessario ripetere e dal quale non si torna indietro. Ci sono – riprende Santi – una serie di incastri di aziende che, a mio dire, non agevolano i costi finanziari. E vale la pena ricordare che il piano finanziario della Tari non viene stilato dal Comune, ma è onnicomprensivo per tutti gli oltre cento Comuni che fanno parte di Ato Toscana Costa, almeno dal 2021". Ecco come è cambiato il quadro dalla chiusura della discarica di Buriano, la discarica che serviva Alta e Bassa Valdicecina. "La chiusura della discarica, anni fa, ha comportato un aumento dei costi di smaltimento. Da 50/60 euro a tonnellata agli attuali 130 euro – sottolinea ancora Santi – vi sono dinamiche previste per legge che sono insormontabili per un Comune che si ritrova a essere praticamente l’ultimo anello della catena, l’anello che invia le bollette. E’ il medesimo meccanismo per le bollette dell’acqua, non è il Comune a stabilire le tariffe ma il gestore idrico. Vorrei inoltre rimarcare che, in base agli ultimi dati, la raccolta differenziata nel nostro Comune si aggira sul 75%, con un picco del 79% nel corso del 2021. E infine, preme ricordare che nel 2023, secondo un’indagine condotta da Confcommercio, Volterra è stato il Comune con la Tari tra le più basse della Provincia".