
Salumificio. Sandri: sciopero e picchetto
Sciopero e picchetto di protesta oggi per i dipendenti dello storico salumificio Sandri. Il nocciolo della vicenda è da ricercarsi in un problema di sicurezza nello stabilimento, denunciato dal sindacato Cub di Livorno, che riavvolge il nastro degli ultimi tumultuosi fatti, Il sindacato aveva già posto il duro accento "sugli stipendi da fame e i contratti irregolari". Motivazioni che, insieme a un incidente capitato a una lavoratrice in appalto, portano oggi a partire dalle 9, a incrociare le braccia. "Mercoledì 20 dicembre scorso una lavoratrice in appalto alll’industria Sandri di Montescudaio, è rimasta coinvolta in un infortunio mentre svolgeva il suo lavoro. Colpita alla testa da alcuni contenitori impilati in uno dei reparti, è stata soccorsa da un’ambulanza e portata in ospedale. Al momento sono 10 i giorni di prognosi da parte dei medici - scrive il sindacato - ‘aspetto della sicurezza sul lavoro è fondamentale per la nostra organizzazione a maggior ragione in un industria alimentare che vede la presenza di macchinari e linee di produzione. Per questi motivi abbiamo inviato una richiesta urgente alla società Nuovo Futuro, titolare dell’appalto, alla committenza Sandri e alla Asl, settore prevenzione Igiene e sicurezza nei luoghi di lavoro. E’ necessario fare chiarezza sui nominativi dei responsabili della sicurezza, dei preposti così come sull’aggiornamento dei decreti". Le richieste sindacali: "Nella giornata di domani (oggi per chi legge, ndr) è previsto uno sciopero dei lavoratori e delle lavoratrici in appalto. Chiediamo l’applicazione del giusto contratto nazionale (industria alimentare) e non l’attuale ccnl "pirata" multiservizi che prevede paghe da fame. Internalizzazione per tutte le lavoratrici e il rispetto tassativo delle prescrizioni sulla sicurezza".
ip