CARLO BARONI
Cronaca

San Miniato, grande abbraccio al nuovo vescovo: "Guardiamo la realtà dalle periferie"

Gremita di fedeli la cattedrale per accogliere monsignor Giovanni Paccosi. Un lungo applauso e poi le prime parole del pastore: "La battaglia vera si gioca nel cuore dell’uomo"

San Miniato (Pisa), 27 febbraio 2023 – Un applauso. Lunghissimo è risuonato in Cattedrale come un doppio solenne, appena il cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze, consegna a monsignor Giovanni Paccosi la Diocesi di San Miniato. Una terra dalla storia importante che il vescovo Andrea Migliavacca presenta al suo successore all’inizio della celebrazione. E’ gremita la chiesa madre per accogliere il nuovo pastore. E gremita d’attesa e di speranza. C’è un cammino, appunto da compiere. Un cammino - come monsignor Paccosi aveva detto pochi minuti prima, in municipio - "all’insegna della gratuità e dell’accoglienza" che sono state il suo faro nei tanti anni passati a Lima, in mezzo alla povertà, dove ha imparato a guardare il mondo dalle periferie. Un cammino che sappia concretizzare quel "c’è più gioia nel dare che nel ricevere", come diceva Gesù "e che San Paolo ci ricorda".

Nell’omelia, poi, approfondendo le parole del vangelo, monsignor Paccosi ha parlato anche della pace sottolineando "la battaglia spirituale a cui siamo invitati". "Parlare di battaglia, di combattimento, in questi giorni segnati dall’anniversario dell’invasione e della orrenda e folle guerra in Ucraina, può sembrare inopportuno - ha detto -, mentre desideriamo e cerchiamo la pace, ma sono invece le parole, battaglia, combattimento, che ci aiutano a capire a che livello si gioca anche la vera campagna per la pace e per il superamento di ogni logica di guerra".

Monsignor Paccosi ha chiesto aiuto alle parole di un grande figlio della Chiesa di San Miniato, il servo di Dio don Divo Barsotti, per dire che "La battaglia vera si gioca nel cuore dell’uomo". Inizia così "un cammino tutto da scoprire insieme". E che deve cominciare "dalla battaglia per essere veri, cioè per scoprirci piccoli e peccatori". Per costruire il mondo che vogliamo: un mondo che accoglie, che dona speranza "cominciando da chi soffre di più". Un commino al quale monsignor Paccosi chiama tutti: giovani, anziani, rappresentanti delle istruzioni, chi ha autorità nella Chiesa e nella società. "Siete disposti a spendervi nel servizio degli altri?", ha detto questo prete, chiamato ad essere vescovo, e che con grande semplicità, prima della celebrazione, aveva detto ai fedeli: "resto comunque un prete". Che nelle periferie c’è stato. E che dalle periferie guarda la realtà. E’ più vera.