
Mauro Del Greco con uno dei suoi cani
San Miniato (Pisa), 28 novembre 2018 - Un lavoro certosino, ha scavato piano piano, con le mani, usando la massima delicatezza e aiutato dalle prime luci dell’alba che stava rischiarando la notte. E’ il 26 novembre, e Mauro Del Greco, 50 anni, di Livorno – nelle colline di San Miniato – ha dissotterrato un tartufo da 2020 grammi che, in poche ore è uscito dai confini nazionali per essere, probabilmente, battuto a un’asta dove chi vorrà aggiudicarselo dovrà sborsare cifre da capogiro.
Secondo indiscrezioni la gigantesca pepita – la seconda più grande al mondo di prelibatissimo bianco – sarebbe volato a Montecarlo. Ma, secondo altre indicazioni, si troverebbe a Sanremo. Un rebus, almeno per ora, impossibile da risolvere. Il mondo del tartufo, del resto, si circonda sempre di qualche mistero.
Mauro Del Greco, 50 anni, trifolaio di professione, ha tre cani e uno di questi, Enea, un lagotto di sette anni, è l’autore dello straordinario ritrovamento: un cane esperto, che ha al suo attivo importanti ritrovamenti. Mai nessuno come questo. Mauro ricorda ogni dettaglio di quei minuti di concitazione, gioia, emozione. «Pensi, alla fine l’ho scavato tutto a mano – racconta il tartufaio –. A un certo punto credevo fossero più tartufi insieme, non sarebbe stata la prima volta. Capita di trovare, anche se non frequentemente, piccoli nidi di pepite, una accanto all’altra, di dimensioni diverse, Credevo fosse questo il caso. Poi, però, piano piano, mi sono reso conto che si trattava di un pezzo unico, così ho proceduto lentamente, cercando di graffiarlo il meno possibile: così mi sono trovato in mano un esemplare magnifico». Un tartufo che se commercializzato bene può valere diverse decine di migliaia di euro. Una piccola fortuna. La «caccia», lunedì, nei boschi di San Miniato, dopo quel ritrovamento, era già finita per il cercatore livornese, sposato con figli: Del Greco ha lasciato velocemente il bosco, e anche lui è corso a pesarlo: «l’ho messo in un secchio e sono corso a Livorno». Sul luogo esatto del ritrovamento resta il mistero: i tartufai, si sa, sono gelosi dei propri percorsi e sulla tecnica della raccolta ognuno ha i suoi segreti.
«La zona è quella di San Miniato – si limita a dire Del Greco –, nelle valli dei tartufi, tra la città della Rocca e il palaiese». Riguardo l’annata, il tartufaio è netto: «Il 2018 direi che è eccellente, sia per quantità che per qualità. Ne abbiamo trovati molti, e anche di pezzature interessanti. Comunque in tutta la mia carriera al massimo avevo trovato tartufi di 700 grammi. Mai così».
Il colpo di scena, un’altro guissiness, è arrivato a poche ore dalla fine della mostra mercato nazionale di San Miniato che, con tre week-end consecutivi ha totalizzato oltre 60mila visitatori provenienti da tutta Italia, ma anche dall’estero.